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3 Ottobre 2012

Berlusconi vende Villa Certosa 470 milioni euro

A qualche anno la voce si è fatta sempre più insistente: Silvio Berlusconi avrebbe deciso di vendere la residenza estiva sarda di Villa Certosa.
A qualche anno la voce si è fatta sempre più insistente: Silvio Berlusconi avrebbe deciso di vendere la residenza estiva sarda di Villa Certosa. Questa volta, stando al quotidiano Libero, la trattativa sarebbe definitiva.

Il facoltoso acquirente, pare sia un Kazako. Non 'Borat', il fortunato personaggio cinematografico che proveniva dallo stato dell'ex Urss, ma addirittura sarebbe il presidente del Paese, Nursultan Äbişulı Nazarbaev, che per la villa avrebbe sborsato la bellezza di 470 milioni euro.

 

Secondo la ricostruzione fatta dal giornalista di Libero Franco Bechis il preliminare di vendita è stato firmato da pochi giorni all'estero, perché l'acquirente sarebbe addirittura un capo di Stato straniero, un politico-magnate alla guida di uno degli Stati che un tempo facevano parte dell'Unione Sovietica. Fra il preliminare e la registrazione ufficiale della transazione dovrà comunque passare almeno un altro mese, durante il quale verranno valutate le opzioni fiscali possibili per la chiusura dell'atto. Villa Certosa appartiene infatti alla società Idra Immobiliare di Segrate, che è proprietaria anche delle altre due principali ville-residenze di Berlusconi: quella di Arcore e quella di Macherio.

A spingere Berlusconi alla vendita sarebbero state le continue violazioni della privacy subite. Ma non è solo una questione di privacy: sulla decisione dell'ex Premier pesano sicuramente anche i 540 milioni di euro che la Fininvest deve pagare alla Cir di Carlo De Benedetti in base alle sentenze relative al Lodo Mondadori. 

CHI E'. Nursultan Äbişulı Nazarbaev (in kazako Нұрсұлтан Әбішұлы Назарбаев; Čemolgan, 6 luglio 1940) è un politico kazako. Ha svolto il ruolo di governante della nazione sin dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica e Presidente del Kazakistan sin dall'indipendenza della nazione nel 1991. È stato il direttore generale del Consiglio dei ministri della Repubblica Socialista Sovietica del Kazakistan dal 1984 fino al 1989, sotto il governo di Dinmuchamed Kunaev, il Primo Segretario del Partito Comunista Kazako. Ha servito come Primo Segretario del Partito Comunista Kazako dal 1989 al 1991.

Per lungo tempo ha professato il suo ateismo, ma in seguito ha cercato di mettere in evidenza la sua "eredità culturale musulmana" sin dalla fine degli anni novanta quando cominciò a combattere impetuosamente contro il terrorismo islamico nel Kazakistan.

(Fonte www.cagliaripad.it @redazione)