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17 Settembre 2012

Usa, suicidio in diretta telefonica col 911

Colpisce il proprio fidanzato alla gamba e poi si spara mentre lui sta chiamando la polizia

Ferito, in cerca di soccorsi al telefono e con la fidanzata armata poco distante. E' accaduto a Phil Toman, detective di Plantation, in Florida: l'uomo, colpito da un proiettile esploso dalla sua donna, chiama il 911 e con estrema calma spiega l'accaduto. Mentre parla però, sente uno sparo provenire dal retro di casa. "Mio Dio... spero che lei non si sia uccisa" dice. Invece è cosi, Crystal si è tolta la vita e la morte viene registrata in diretta al telefono.

"Crede che la ragazza si sia uccisa?" domanda l'operatore del 911. "Non è tornata dentro..." risponde Toman nella registrazione audio ottenuta dal Sun Sentinel. Dalla traccia audio non si riesce a capire il motivo che ha portato la Wilson a decidere di colpire il suo ragazzo, per poi suicidarsi.

La polizia ha poi trovato la ragazza, Crystal Wilson, distesa a terra nel giardino dietro l'abitazione, con un proiettile in corpo. Prima di compiere il folle gesto, nella registrazione si sente la donna piangere e chiedere scusa: "Ti amo e mi dispiace tantissimo".

La telefonata
Durante la chiamata, il poliziotto dice di non potersi muovere a causa della ferita riportata alla gamba sinistra e mentre sta spiegando l'accaduto sente un colpo di pistola: "Mio Dio - si lascia sfuggire Toman - spero non si sia uccisa. Non torna dentro e non sento alcun rumore provenire dal giardino". L'operatore, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, chiede al poliziotto di rimanere in linea e cerca di farsi spiegare cosa è successo. Toman ricostruisce l'inquietante sequenza che ha portato alla morte della donna: "Si è avvicinata, mi ha dato un bacio e mi ha detto 'mi dispiace'. Aveva in mano una calibro 38, ma era scarica. Non so dove sia riuscita a trovare i proiettili per caricarla". I soccorritori al loro arrivo hanno trovato la donna priva di vita nel giardino dietro l'abitazione, morta a causa di un colpo d'arma da fuoco.