A giugno le vendite al dettaglio segnano un aumento dello 0,4% su maggio, mentre su base annua restano negative, registrando un calo dello 0,5%. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che le vendite al dettaglio nei piccoli negozi scendono del 2,1% su base annua, mentre la grande distribuzione registra un aumento dell'1,8%, in particolare fanno bene i supermercati (+4%) e i discount alimentari (+3,9%).
Nel confronto con giugno 2011 si registra una variazione positiva dell'1,8% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e una flessione del 2,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.
Nella grande distribuzione le vendite segnano un aumento tendenziale sia per i prodotti alimentari (+3,6%) sia, in misura più contenuta, per quelli non alimentari (+0,2%). Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite diminuiscono sia per i prodotti alimentari (-2,1%), sia per quelli non alimentari (-2,3%). Nel mese di giugno 2012, tra le imprese della grande distribuzione si registrano aumenti tendenziali del 2,2% per gli esercizi non specializzati e dello 0,3% per quelli specializzati. Nei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare aumentano del 2,5%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare dello 0,6%.
Reggono sia i supermercati che i discount
Con riferimento agli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, si registrano aumenti in tutte le tipologie: +4,0% per i supermercati, +3,9% per i discount e +0,2% per gli ipermercati. Con riferimento alla dimensione delle imprese della distribuzione commerciale al dettaglio, nel mese di giugno 2012 il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, del 3,2% nelle imprese fino a 5 addetti, dello 0,2% in quelle da 6 a 49 addetti ed aumenta dell'1,4% nelle imprese con almeno 50 addetti.
Ecco i prodotti più "falcidiati"
Le diminuzioni più marcate riguardano i gruppi: Mobili, articoli tessili, arredamento (-4,6%), Cartoleria, libri, giornali, riviste (-3,3%) e Dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-3,0%). L'aumento tendenziale di maggiore entità riguarda il gruppo Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+1,6%). Nel primo semestre del 2012 tutti i gruppi di prodotti non alimentari hanno registrato, rispetto allo stesso periodo del 2011, una diminuzione delle vendite. Le flessioni più ampie riguardano i gruppi Mobili, articoli tessili, arredamento (-3,3%), Cartoleria, libri, giornali, riviste (-3,1%) e Prodotti farmaceutici (-3,0%), mentre la diminuzione più contenuta è stata registrata per il gruppo Altri prodotti (gioiellerie, orologerie) (-0,7%).
Cala la fiducia delle famiglie
L'indice sul clima personale delle famiglie ad agosto è sceso a 92 da 92,9: è, secondo la rilevazione Istat, il peggior dato dall'inizio delle serie storiche, cominciate nel 1996. Sempre calo, ma più moderato, anche per il clima di fiducia dei consumatori, che passa da 86,5 a 86, mentre la componente riferita al clima economico generale aumenta da 68,7 a 69,4. L'indicatore del clima corrente aumenta da 92,6 a 94, mentre quello relativo alla situazione futura diminuisce da 79,8 a 76,7.
Migliorano lievemente i giudizi sulla situazione economica dell'Italia (da -139 a -134 il saldo), mentre diminuiscono le attese (da -66 a -67). Le attese sulla disoccupazione risultano stazionarie (112 il saldo). MigIiorano i saldi riguardanti le valutazioni e le attese sulla situazione economica della famiglia (da -70 a -64 e da -41 a -36 rispettivamente), ma peggiorano le opinioni su opportunità attuale e possibilità futura di risparmio (i saldi scendono, rispettivamente, da 131 a 122 e da -71 a -92).
I giudizi sull'opportunità all'acquisto di beni durevoli segnano un miglioramento (da -104 a -102). Il saldo dei giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo è in netto calo (da 64 a 50). Le valutazioni sull'evoluzione nei prossimi dodici mesi indicano un'attenuazione della dinamica inflazionistica (il saldo diminuisce da 24 a 14). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest mentre diminuisce nel Nord-est, al Centro e nel Mezzogiorno.