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2 Agosto 2012

Ilva, 24 ore di sciopero e due cortei a Taranto

Cobas contestano i sindacati, sospeso comizio. Previsto l'incontro in Regione fra il ministro Corrado Clini e istituzioni, azienda e sindacati

oggi è il giorno della protesta per i lavoratori dell'Ilva di Taranto, con 24 ore di sciopero e due cortei. Parteciperanno il leader Cgil Camusso, quello della Cisl Bonanni, e della Uil Angeletti. Contestati con fumogeni e uova i sindacati. Per i Cobas infatti l'azienda deve chiudere. Previsto l'incontro in Regione fra il ministro Clini e istituzioni, azienda e sindacati. A protestare anche i lavoratori dell'impianto di Genova.
Il primo dei due cortei è partito dal centro di Taranto per arrivare in piazza della Vittoria. Tra gli slogan scanditi dai lavoratori, "Il lavoro non si tocca" e "la fabbrica è nostra e non si tocca". Anche il secondo corteo ha fatto lo stesso tragitto: con le maestranze, e le loro famiglie, hanno sfilato i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che hanno tenuto il comizio conclusivo, e i vertici dei sindacati metalmeccanici, insieme all'Ugl.

A Bari ci sarà il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che alla presidenza della Regione Puglia incontrerà separatamente il sindaco e il presidente della Provincia di Taranto, una delegazione di parlamentari, il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, per concludere nel pomeriggio con i vertici sindacali e di Confindustria.

Fumogeni e uova contro i sindacati: sospeso il comizio
Un gruppo dei Cobas ha fatto una incursione con fumogeni e uova e staccando i fili di amplificazione mentre era in corso il comizio a piazza Vittoria. I contestatori rifiutano la posizione dei sindacati confederali, che non vogliono che l'Ilva chiuda. I Cobas e alcuni gruppi dei centri sociali sostengono invece la necessità di chiusura immediata della fabbrica per interrompere la diffusione di inquinanti. Il comizio è stato quindi sospeso. E' intervenuta anche la polizia in tenuta anti-sommossa.

Contestatori allontanati
Sono stati allontanati da piazza della Vittoria gli esponenti dei Cobas che hanno interrotto la manifestazione dei sindacati. Un cordone di polizia ha tagliato in due via d'Aquino, impedendo ai manifestanti di ritornare nella piazza.

Camusso (Cgil): "Ingiusto bloccare la manifestazione"
"Non è giusto e non è legittimo impedire lo svolgimento di una manifestazione". Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, riferendosi alla sortita di Cobas e centri sociali che hanno fatto sospendere la manifestazione dei lavoratori Ilva in piazza, poi ripresa dopo circa un'ora. "E' sempre facile dire - ha aggiunto - che si poteva fare qualcosa di più. Non è ammissibile però che in una vicenda così complicata si faccia del sindacato e dei lavoratori il capro espiatorio. Così loro (riferito ai contestatori, ndr) hanno ottenuto una visibilità che altrimenti non avrebbero avuto".

Landini (Fiom): "Azienda dia segnali con investimenti"
"Abbiamo deciso di scioperare e manifestare nella città e di discutere con la città proprio perché vogliamo unire il diritto al lavoro col diritto alla salute e allo sviluppo del territorio". Lo ha detto il leader nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione in corso a Taranto. "Non è facile - ha proseguito - perché ci sono anni di ritardi, ma bisogna provare a voltare pagina. Noi ci rivolgiamo direttamente all'azienda, al nuovo presidente dell'Ilva, perché dicano delle cose chiare. Per abbattere le polveri c'é bisogno di fare degli investimenti, si sa dove agire, dai parchi alla cokeria, e di fronte a un impegno preciso dell'Ilva anche le istituzioni, a partire dal governo, faranno la loro parte".

Bonanni (Cisl): "Impensabile perdere 20mila posti di lavoro"
"E' impensabile che si possano perdere ventimila posti di lavoro. Questa manifestazione vuole richiamare l'attenzione su un'emergenza nazionale". Lo ha detto il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, prima dell'interruzione del comizio in piazza della Vittoria a Taranto. "Questa - ha proseguito - è una grande manifestazione di piazza e di popolo. Una città che si stringe attorno alla sua certezza. Con queste premesse ce la faremo".