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26 Luglio 2012

Più memoria se riposi

Fare una pausa aiuta a ricordare meglio, anche dopo una settimana

Gli scienziati della University of Edinburgh hanno dato un ottimo alibi ai lavoratori (e agli studenti) di tutto il mondo per punteggiare di piccole pause la giornata.
In un nuovo studio che verrà presto pubblicato sulla rivista Psychological Science hanno dimostrato che se c'è bisogno di incamerare nuove informazioni non si può evitare di staccare la spina.
La ricerca
Gli psicologi e neuroscienziati dell'università scozzese hanno chiesto a un piccolo gruppo di uomini e donne di età media di richiamare alla mente il maggior numero di dettagli da due storie che avevano ascoltato.
Dopo una delle storie (ma non la stessa per tutti i partecipanti), ai volontari è stato detto di rilassarsi, fare una piccola pausa e chiudere gli occhi in una stanza buia per dieci minuti.
Dopo l'altra storia, gli stessi volontari sono stati distratti con un nuovo compito: trovare le differenze tra una coppia di immagini quasi identiche.
Alla fine, i partecipanti allo studio hanno ricordato più dettagli della storia che hanno ascoltato prima di riposare e la memoria di questi dettagli è rimasta anche un'intera settimana dopo il racconto.
Effetti sulla memoria a lungo termine
Ricerche precedenti avevano già mostrato che si ricorda meglio, per esempio, una lista di parole, se si riposa un paio di minuti tra la l'apprendimento delle parole e la ripetizione delle stesse.
Ciò che quest'ultimo studio aggiunge, comunque, è la prova che pochi minuti di riposo da svegli possano avere anche un effetto sul consolidamento nella memoria a lungo termine.
Per Michaela Dewar, la prima autrice dello studio, quando incontriamo per la prima volta una nuova informazione ci troviamo "appena a un primo stadio della formazione della memoria. I successivi processi neurali devono verificarsi dopo questo livello perché possiamo essere in grado di ricordare quest'informazione più tardi nel tempo".
Questi processi neurali non sono pianificati a livello cosciente.
Ma se riposare è così importante per la consolidazione della memoria, è una disdetta che ci siano così tante distrazioni ovunque.
Dewar e i suoi colleghi hanno scritto nel paper che sta per essere pubblicato: “Questa è un'era di sovraccarico informativo, ci sono poche occasioni per sedersi e riposare”.