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9 Luglio 2012

Saldi al via, è flop nelle grandi città

Codacons: "Calo di presenze del 20%" Negozi semideserti a Milano e Palermo, a Roma tengono solo le grandi firme

Nessun assalto ai negozi dopo il via ai saldi, da ieri su tutto il territorio nazionale. Neanche nella città regina dello shopping, Milano, c'è stato il consueto assalto. Poche code anche nelle vie del Quadrilatero, prevalentemente di stranieri, e negozi semivuoti sia a Roma sia a Palermo. Insomma, il primo giorno ed il secondo sono stati un mezzo flop un po' in tutta Italia, e le previsioni parlano di una maxi-flessione.
Milano, vie dello shopping in tono minore
A Milano, un po' per le promozioni delle scorse settimane, un po' per la crisi, un po' per il caldo con conseguente fuga fuori città, nelle vie dello shopping, anche se erano un po' più affollate del solito, un primo e parziale bilancio non ha fatto registrare la ressa tipica del periodo dei grandi sconti.

Poche file nel Quadrilatero della moda, dove sono arrivati soprattutto clienti arabi e orientali, e solo davanti agli ingressi delle griffe al top del lusso. In corso Vittorio Emanuele la caccia allo sconto era già più movimentata anche se nei negozi da non molto sbarcati in centro da oltreoceano il flusso di clienti era di certo più alto del solito ma non eccezionale. E lo stesso vale per gli store delle grandi catene internazionali che comunque sono da sempre i più gettonati.

Facendo un paragone con il passato, ha spiegato più di un commesso, i clienti sono più attenti allo scontrino: quando vedono che lo sconto è solo del 20 o 30 per cento preferiscono rinunciare all'acquisto o aspettare che ci sia un ulteriore ribasso. "Io vado diritto dove ci sono i saldi del 50 o 60 per cento - ha ammesso una signora di mezza età - Non è sufficiente uno sconto del 20 o 30 per cento, non ne vale la pena". Naturale conseguenza del fatto che gli italiani hanno meno soldi in tasca per via delle nuove tasse e dei rincari di beni di prima necessità imposti per superare la crisi.

Anche a Palermo più turisti che cacciatori di saldi
Anche a Palermo il primo giorno di saldi non raccoglie un grande successo. Sono stati davvero pochi i cittadini a caccia di capi griffati da acquistare a metà prezzo, complici il caldo e la crisi economica, tanti, invece, i gruppi di turisti in vista in città. E tra i commercianti c'è chi ha già stilato un primo bilancio, seppur provvisorio, dell'andamento della prima mattinata di saldi, che registrerebbe un calo del 30% in meno rispetto all'anno scorso.

"C'è stata poca affluenza - dice il responsabile dello storico negozio di calzature "Gaia" - La gente non spende più di 70-110 euro. Siamo fiduciosi, però".

Roma, tengono le grandi firme
A Roma, secondo le prime rilevazioni sembrano tenere le grandi firme, sempre gettonate, anche grazie alla presenza dei turisti stranieri e le catene commerciali più note. Secondo il Codacons le riduzioni nelle vendite rispetto agli sconti estivi del 2011 si aggirano attorno al 15% con picchi del 25% specie nei piccoli negozi, mentre cali più contenuti e compresi tra il 5 e l'8% si stanno registrando presso centri commerciali e outlet.

Per la Coldiretti, con la crisi più di un italiano su due, il 51%, ha ridotto, rinunciato o rimandato l'acquisto dell'abbigliamento che si classifica tra i beni più colpiti dall'andamento economico sfavorevole.

Torino fa eccezione
Sembra vada meglio a Torino, dove all'Ascom la prima giornata di saldi viene giudicata con un certo ottimismo. "Siamo tornati a vedere le persone dentro i negozi - spiega la presidente dell'associazione, Maria Luisa Coppa - Questo, naturalmente, non significa che tutti abbiano fatto acquisti, ma almeno c'è interesse e voglia di combinare buoni affari". I commercianti del capolouogo sperano, con i saldi, di equilibrare una stagione che, finora, ha segnato un calo del 10% rispetto all'anno passato. L'Ascom prevede una spesa media per famiglia di 250-280 euro.

Consumatori: acquisterà a saldo solo una famiglia su tre
Così, dopo l' andamento disastroso registrato lo scorso anno (-9,5% di vendite), quest'anno si prevede un ulteriore contenimento per i saldi, stimabile attorno al -8%, come dicono Adusbef e Federconsumatori. Secondo le associazioni dei consumatori, "sarà appena una famiglia su tre ad acquistare a saldo (pari a circa 8.100 famiglie), per una spesa media di circa 127 euro e un giro di affari pari ad 1 miliardo e 16 milioni di euro.

"Inutile sottolineare, ancora una volta, le gravi ripercussioni che questo andamento avrà sul benessere delle famiglie e naturalmente anche e sull'intera economia - commentano Adusbef e Federconsumatori -, con pesanti ricadute sia sull'intermediazione che sulla produzione industriale manifatturiera".

"Per questo - concludono le associazioni dei consumatori - si fa sempre più urgente un rilancio del potere di acquisto, necessario per rimettere in moto il sistema economico e produttivo".

Previsioni pessime: gli affari scenderanno dell'8%
Dopo una prima giornata con vendite in calo del 20% circa, anche il proseguimento della stagione dei saldi non promette bene. Dopo il disastro registrato nel 2011, con una caduta del 9,5%, "quest'anno si prevede un ulteriore contenimento" delle vendite durante i saldi "stimabile attorno al -7%, -8%", come sottolinea Federconsumatori in una nota pubblicata sul suo sito internet.

Codacons: "Saldi non decollano"
I saldi estivi non stanno andando bene e si registrano dati negativi sul fronte delle presenze e delle vendite. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando l'andamento degli sconti nelle principali città italiane. Secondo l'associazione consumatori "appare infatti in ulteriore calo il numero di italiani a caccia d'affari e dati negativi fanno registrare anche le vendite, in diminuzione mediamente del 20% rispetto al 2011".