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26 Giugno 2012

Incidenti: -7% i morti nel 2011

Ma i dati italiani non brillano in Europa

Lenta, ma comunque una tendenza in discesa. Gli incidenti stradali in Italia mostrano una leggera flessione, che non induce però eccessivo ottimismo, vista la lentezza con cui il nostro sistema viario migliora la sua sicurezza. Secondo i rilevamenti ACI e Istat, lo scorso anno in Italia ci sono stati 205 mila incidenti stradali, il 3% in meno rispetto al 2010, con 3.800 morti (-7,1%) e 292 mila feriti (-3,5%).
Dati che confortano relativamente. Perché 3.800 decessi su strada in un anno sono sempre tanti, e perché l’indice di mortalità sulle autostrade aumenta: da 3,1 a 3,2 ogni 100 incidenti. Per fortuna l’indice diminuisce sulle strade urbane ed extraurbane. Ma è evidente che occorre fare di più, anche perché in confronto ad altri Paesi europei il nostro ha un elevato tasso di mortalità: 63 morti in incidenti stradali ogni milione di abitanti, poco più della media UE. Ma nel Regno Unito il tasso è di soli 32 decessi, e Olanda, Svezia e Danimarca stanno meglio di noi. Chi sta peggio in assoluto è la Polonia, con 109 morti ogni milione di abitanti.
Per arginare questo colossale problema globale, l’Assemblea Generale dell’ONU ha avviato un nuovo decennio di iniziative per la sicurezza stradale. E in quest’ottica la Commissione Europea ha definito 7 obiettivi strategici per rendere più sicuri i trasporti: migliorare la sicurezza dei veicoli; realizzare migliori infrastrutture stradali; incrementare le tecnologie intelligenti; rafforzare l'istruzione e la formazione per gli utenti della strada; potenziare i controlli; ridurre il numero di feriti negli incidenti stradali; prestare più attenzione alla sicurezza dei motociclisti.