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14 Giugno 2012

Portami la tua arte. Ti darò alloggio gratis

Room for art. Camera gratis per chi offre la propria creatività. E' la proposta dell'Hotel Clarion di Stoccolma. Sulle orme di Kerouac e Warhol

Un tempo era una prerogativa del famoso Chelsea Hotel di Manhattan, adesso ad un anno dalla sua chiusura un albergo svedese cerca di raccoglierne l'eredità. Arte in cambio di alloggio: è questa la nuova formula adottata dal Clarion Hotel di Stoccolma. Una buona idea e di sicuro un'ottima pubblicità.

Room for art, questo è il nome dell'iniziativa lanciata un fa settimana dalla struttura e da quello che ha dichiarato la loro marketing manager al sito svedese The Local sembra abbia riscosso un immediato successo.

In sostanza l'hotel accetta qualsiasi forma d'arte, poesie, quadri o scarabocchi, di autori emergenti o già affermati in cambio di un soggiorno gratuito di una notte per massimo due persone in camera doppia. Una forma analoga a quella che ha reso famoso l'hotel della Grande Mela celebre per essere stato la casa di artisti, musicisti, filosofi e gente eccentrica, fossero essi dei pittori squattrinati o il padre della Beat Generation Jack Kerouac. E l'ispirazione non è casuale "Tutto è partito dal fatto che il nonno del nostro general manager era un artista - hanno spiegato dall'hotel a The Local - e alcune delle sue opere erano appese propriio alle pareti del Chelsea Hotel; e ora che è stato chiuso la nostra direzione ha deciso di continuare la tradizione".

Per ottenere la stanza occorre prenotare, firmare l'opera e compilare un modulo con alcune indicazioni riguardanti l'artista e il suo lavoro. Modulo con il quale si trasferisce la proprietà dell'opera stessa all'hotel.

L'idea del "baratto creativo" sembra aver preso piede da diversi anni nel panorama alberghiero. Prima del Clarion si sono mossi su questa linea almeno altri due hotel tedeschi e uno di Shanghai. Il Marienbad Hotel di Berlino si trova nel KW Institute for Contemporary Art ed è stato pensato e voluto dalla stessa direttrice del museo. Un rifugio, ma anche un'esposizione d'artisti dove si può pernottare lasciando in cambio un'opera creata dallo stesso ospite. C'è poi il Performance Hotel di Stoccarda gestito da un pittore coreano che permette di pagare vitto (in realtà è solo un'abbondante colazione) e alloggio con un reading letterario , un concerto o un'esibizione di danza. L'iniziativa di Shanghai, invece, i si discosta dalle altre perché finanziata da una nota azienda di orologi: lo storico Peace Hotel ha destinato gratuitamente una ventina di appartamenti con tanto di laboratorio, ad altrettanti artisti internazionali purché lascino una traccia della loro creatività nelle stanze dell'albergo. In questo caso occorre però superare la selezione di un comitato.