Un team di di esperti ha raccomandato all'Agenzia americana del farmaco (Fda) la messa in commercio del Truvada, primo trattamento preventivo contro l'Aids. Il parere favorevole non è vincolante per la Fda, che dovrà pronunciarsi entro il 15 giugno. Il Truvada è prescritto da anni per i sieropositivi e ha mostrato di ridurre del 44% il rischio di contagio. Alcune associazioni temono però che la medicina incentivi comportamenti a rischio.
Gli attivisti per la lotta all'Aids sono sul piede di guerra. Il timore è che l'avere a disposizione la pillola che teoricamente diminuisce i rischi di contagio con il virus Hiv induca comportamenti ad alto rischio nella popolazione gay e degli eterosessuali: "Sarebbe una catastrofe nell'ambito della prevenzione dell'Aids in America", ha detto Michale Weinstein della Aids Healthcare Foundationd di Los Anegeles.
Il prodotto in questione a base di 'emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato', ma sul mercato Usa sotto il nome di Truvada, ha mostrato di diminuire i pericoli di contagio tra i gay e nelle coppie eterosessuali in cui un partner è sieropositivo rispettivamente del 44% e del 75% quando usato in congiunzione con i profilattici. Prescritto sinora per il trattamento della infezione stessa già conclamata, il prodotto della Gilead Sciences verrà ora sottoposto all'eame della Fda.