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10 Maggio 2012

Yes I Do! Sì ai matrimoni gay

Obama è favorevole e si porta dietro George Clooney e Brad Pit: una mossa strategica?

Dopo una inondazione di e-mail, avvisi, sollecitazioni, promesse, e la prospettiva finale di un sorteggio a pagamento per cenare con George Clooney, oggi ci siamo. Finalmente, il piu’ grande fundraiser, festa di beneficienza che Hollywood abbia mai organizzato per Obama, paladino di una industria dello spettacolo opinionata, dichiaratamente progressista e talvolta spregiudicata. Tutto organizzato da Clooney che presta la sua casa e il suo volto alla campagna di Obama e raccogliera’ circa 12 milioni di dollari per il presidente.

Il Gala costellato di celebrita’ non potrebbe avenire in un momento piu’ controverso per Barack Obama che dopo l’opinione favorevole espressa dal vice presidente Biden sui matrimoni gay, si e’ dovuto sbilanciare per forza e scegliendo di esprimersi in favore dei matrimoni omossessuali. Una posizione politicamente pericolosa che potrebbe convertirsi nella perdita di quel voto degli indecisi, indispensabili alla sua rielezione. Ma Obama e’ stato chiaro. Sono d’accordo ha detto. Una posizione personale dice lui, una questione di opportunita’ politica, dicono i suoi avversari. Ma quale opportunita’ politica visto che l’argomento e’ cosi’ controverso che nessun presidente fino ad ora si e’ mai voluto pronunciare in merito?

Con il 50% degli americani che guardano con favore al matrimonio gay, Obama forse non ha rischiato troppo e poi e’ stato scaltro, ha parlato di una sua opione personale mantenendo che saranno i singoli stati a continuare a decidere. Cosi’, se la sua opinione lo pone a sinistra tanto da rendersi sgradito ai moderati, dall’altra il Presidente riaccende l’entusiasmo dei suoi sostenitori piu’ militanti, i giovani e gli omosessuali. Motore della sua campagna elettorale i primi, finanziatori di manica larga i secondi. Molti di loro, questa sera, saranno brindare a casa di George Clooney che ha fatto del gay marriage una delle sue cause privilegiate. Ci sara’ anche Brad Pitt, che disse che avrebbe aspettato a sposarsi fino a quando il matrimonio non sarebbe stato permesso anche ai gay. Con i singoli stati che mantengono la giurisdizione sui matrimoni omosessuali e una campagna elettorale molto difficile davanti a se, l’unico brindisi questa sera sara’ all’unione fra Hollywood e la Casa Bianca che, piu’ che un sodalizio, appare proprio un matrimonio.