Urne aperte dalle 7 alle 22 per i 10 referendum "anticasta", compresi i 4 abrogativi delle nuove Province. L'incognita e' il raggiungimento del quorum.
Necessario il 33,3% dei votanti (1.480.366 i sardi chiamati ai seggi) perche' siano validi. La consultazione, promossa da numerosi sindaci e dal Movimento referendario, prevede anche quesiti sulla abolizione delle 4 province storiche, la riduzione dei consiglieri regionali col taglio della indennita', l'abolizione dei Cda di enti regionali, l'istituzione di un'Assemblea costituente per in nuovo Statuto, l'elezione diretta del Presidente della Regione.

Quorum superato per i 10 referendum anticasta: alla chiusura dei seggi, alle 22, ha infatti votato il 35,5% degli aventi diritto, due punti in piu' della soglia del 33,3% fissata per la validita' della consultazione. Domani lo spoglio, a partire dalle 7, con il dato anche del quorum per ogni singolo quesito. Soddisfatto il governatore Cappellacci: ''una giornata di grande partecipazione popolare, una vittoria per la Sardegna e per tutti i sardi - ha commentato - I cittadini si riappropriano degli spazi della politica e danno impulso al cambiamento". Il quorum e' stato superato ed i referendum "anticasta" sono quindi validi. Sono andati al voto 525.651 sardi, il 2,2% in piu' di quanto necessario. Oggi alle 7 aperti i seggi per lo spoglio delle schede e se la maggioranza dei votanti avranno apposto si' ai quesiti abrogativi le nuove 4 province, Ogliastra, Carbonia Iglesias, Medio Campidano e Olbia Tempio, verranno spazzate via cosi' come verrebbe abrogata la norma sull'erogazione di indennita' ai Consiglieri regionali.
Attesa per un verdetto che potrebbe metter una seria ipoteca anche per l'eliminazione delle altre 4 province storiche.