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7 Maggio 2012

La Vittoria di Francois Hollande in Francia

L'esito del voto in Francia e in Grecia manda a picco i mercati. Atene -7% Giù anche Milano e Parigi e spread in netta risalita.

La vittoria di Francois Hollande in Francia e il quadro di grande incertezza uscito dalle elezioni in Grecia hanno letteralmente gelato le Borse. Atene arriva fino a -7%. E in rosso anche gli altri listini del Vecchio Continente. I mercati finanziari temono infatti che i piani di rigore dell'Unione europea messi in atto fin qui dal tandem Merkel-Sarkozy possano essere rimessi in discussione. Anche lo spread torna a correre, giù il petrolio.
Atene, la Borsa crolla: -7%
Tonfo alla Borsa di Atene, con il listino principale che cede il 7,6%. Pesa dunque l'incertezza della situazione politica che si apre dopo che i partiti pro-Europa, Nuova Democrazia (centrodestra) e Pasok (socialisti), hanno fallito l'obiettivo di raggiungere la maggioranza dei seggi. Le due forze politiche che avevano portato avanti le misure di austerity in questi mesi ottengono 149 seggi su 300 e ora dovranno cercare un alleato per tentare di formare un governo oppure indire nuove elezioni.

Europa, mercati in sofferenza
Le Borse europee appaiono subito in sofferenza. A Milano, il Ftse Mib comincia a -2% e poi risale a -0,55% a 13.842, mentre l'All Share apre a -2,14% e ora viaggia a -0,63% a 14.863. Male Parigi, a -1,52%, a 3.113 punti. Francoforte è a -1,49%. E dovunque a perdere terreno sono soprattutto le banche. Crescono insomma i timori che i risultati in Francia e Grecia possano mettere un freno agli interventi di rigore economico richiesti da Unione europea, Bce e Fmi. Lo sgretolarsi dell'asse rigorista franco-tedesco Sarkozy-Merkel innesca la paura che si faccia più difficile la strada verso la risoluzione dei problemi del debito sovrano nell'area euro. E altrettanta paura fa la netta sconfitta dei partiti al governo ad Atene.

Standard & Poor's, nessun impatto immediato sui rating
L'agenzia Standard & Poor's ha precisato che la vittoria di Francois Hollande alle presidenziali francesi non ha un impatto immediato sui rating relativi al debito sovrano del Paese, oggi AA+/Negative/A-1+. "Pensiamo ancora che ci sia almeno una possibilità su tre che possiamo abbassare il rating a lungo termine sulla Francia quest'anno o nel 2013", si legge nella nota.

Standard & Poor's sottolinea poi di non assumere posizioni politiche riguardo a candidati individuali o all'esito di qualsiasi elezione, spiegando però che le politiche di un governo hanno una rilevanza diretta sulle sue valutazioni. "I nostri rating sovrani pertanto incorporano la nostra visione sulle probabili conseguenze sul merito di credito di un Paese delle politiche adottate dai governi eletti. Analizzeremo le scelte politiche del nuovo presidente francese e del suo governo tenendo conto anche dell'esito delle elezioni parlamentari di giugno", dice la nota.

L'euro risale dopo la caduta
La moneta unica, scesa questa mattina sotto quota 1,30 dollari per la prima volta dal 25 gennaio, tratta a 1,3007 (1,3109 venerdì) e 103,83 yen (104,7). Dollaro/yen a 79,84 (80,20).

Segnali negativi dall'Asia
I primi numeri da brivido della gioranta erano già arrivati, prima che dalle piazze finanziarie europee, dall'Asia, e in particolare da Tokyo, dove il Nikkei ha chiuso la giornata in profondo rosso, con una perdita del 2,78%, e dove il Topix ha ceduto il 2,6% del suo valore. Le vendite hanno colpito soprattutto i titoli più esposti sui mercati europei, dato anche l'indebolimento della moneta unica nei confronti dello yen. Sony ha lasciato sul terreno il 4,1%, Bridgestone il 4,3%, Nissan il 4,3%.

Cadono anche le altre Borse asiatiche, con Hong Kong che perde il 2,63% e Shanghai lo 0,44%, mentre Seoul chiude in calo dell'1,64%. Intanto l'euro è sceso fino a quota 1,2925 dollari, livello che non si vedeva dal 25 gennaio, ben al di sotto dell'oscillazione delle ultime settimane, tra 1,30 e 1,35.

Btp/Bund, schizza lo spread
In Italia l'esito del voto si ripercuote subito anche sullo spread, con il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi che sale immediatamente, fino a raggiungere il 400 punti base. Il rendimento dei decennali è al 5,5%. Venerdì lo spread aveva chiuso a 386 punti.

Perde quota il petrolio
L'effetto elezioni pesa anche sui listini del petrolio, in pesante caduta sui mercati asiatici. Il Wti con consegna a giugno torna ai minimi da oltre quattro mesi, perdendo il 3,2% a 95,34 dollari. Scende anche il Brent europeo, che cede lo 0,7% a 112,39 dollari.