''Sono chiuso in una gabbia di Ferro/nell'involucro della fragilita'/Ho sprecato una parte di vita/cercando un senso che non ha...'' e' parte di una poesia che dalla sua cella del carcere di Teramo, dove e' detenuto perche' accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea (18 aprile 2011), il caporalmaggiore Salvatore Parolisi ha scritto all'ex amante Ludovica Perrone.
''Sono convintissimo che anche tu stia soffrendo molto per questa tragica vicenda ma non voglio che tu trascuri te stessa...'', ''Oggi la mia vita e' su una barca nel mare in tempesta, ma le acque prima o poi si calmeranno raggiungendo la riva e la mia liberta'''. Parole a cui Ludovica Perrone ha risposto, una lunga lettera di quattro pagine. Il testo di entrambe e' sul sito del Tgcom 24. Ma, e' scritto nel sito, ''il caporalmaggiore non ha mai ricevuto la lettera di risposta perche' secretata dagli inquirenti''.
Scrive Ludovica nella risposta: ''Io non so come sara' la mia vita, so che finche' tu non ne sarai fuori io saro' ferma qui con te... poi, forse mi immagino dall'altra parte del mondo dove nessuno si ricordera' mai di questa tragedia''. E' la conclusione della lettera scritta da Ludovica Perrone a Salvatore Parolisi.
Scrive ancora Ludovica: ''Ho mille domande....mille ragioni... tutto il mondo puo' parlarti, giudicarti, avvicinarti... solo a me non e' concesso e questo non e' giusto... io non lo so quello che stai passando posso solo immaginarlo... non so se riesci realmente a sfogarti, a parlare, a farti capire con qualcuno della tua famiglia almeno, lo spero, perche' nonostante tutta la sofferenza, tutta la cattiveria che ho sentito uscire dalla tua bocca nei miei confronti, sapendo l'umiliazione inspiegabile che mi hai buttato addosso, se sapessi che ti farebbe stare meglio, metterei da parte tutto per darti un po' di conforto, per farti sentire che non sei solo a combattere, in questa situazione cosi' assurda, cosi' difficile.... ma dalla quale sono sicura uscirai... perche' si puo' e si deve pagare per i propri errori... ma non per le colpe che non si hanno e per contraddizioni dettate dalla paura, anche se forse ora, dopo tutto quello che e' successo, sono forse l'ultima persona che vorresti vicino''.