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5 Luglio 2021

Raffaella Carrà icona di stile e di umanità

"Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un' urna per contenere le sue ceneri" una donna unica sino all' ultimo respiro

Un’ icona di stile, lei ha cambiato davvero il mondo delle donne, della Tv, dello spettacolo.

Era il 1971 quando per la prima volta sulle reti Rai la bella Raffaella Carrà morta all' età di 78 anni mostrava l’ ombelico al mondo con la Rai che storceva il naso. 

In un Italia, lontana dai giorni nostri, quella dei moralismi del Vaticano del non mostrare le donne  nelle loro forme, sempre troppo castigate.

Lei ruppe tutte le censure dall' ombelico mostrato in un vestito confezionato per lei alla pettinatura, il caschetto biondo platino  liscio che prendeva lo spazio delle cotonate anni 60 e che la Carrà ha tenuto sino all' ultimo giorno. 

Un ballo, quello dell’ amore, quello da Trieste in giù che toccava e si faceva toccare rompendo gli schemi sino a quel momento mostrati  o un altro suo grande successo "Tanti Auguri!", pubblicato 1978.

Un inno all'amore libero e spensierato, il cui ritornello è diventato celeberrimo in pochissimo tempo. Raffaella che cantava "se per caso cadesse il mondo"  un mondo che oggi cade sulla testa dei tanti fan che l'amavano e l' hanno amata in tutto il mondo. 

Raffaella Carrà, una delle  bandiere iconiche dei movimenti  LGBT e che riservata nella vita privata ma generosa in Tv, divertente, umana e semplice era riuscita a farsi amare da tutti. 

Non aveva mai avuto figli Raffaella, tante adozioni a distanza  e due  storie d'amore lunghe e importanti prima con Gianni Boncompagni, rimasto suo amico storico e poi con Sergio Japino suo compagno di vita  e di lavoro e ora caro amico negli ultimi anni. 

Raffaella Carrà, uno dei veri simboli italiani nel mondo, paillettes, caschetto, quel modo di ridere buttandosi all' indietro, quel modo di emozionarsi e far emozionare senza aver paura di mostrare le lacrime. 

Una donna straordinaria, la signora indiscussa della Televisione italiana, che sapeva quando entrare nelle nostre case e come farlo lasciando sempre il segno con programmi come "Carramba che sorpresa", "Pronto Raffaella" prima, "Canzonissima" affianco ad altri grandi mostri sacri della Tv.


"Raffaella ci ha lasciati, è andata in un mondo migliore dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata, il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".  Così Sergio Japino ha salutato la sua Raffaella e ha fatto tremare il mondo. 

Anche in quel caso, com’ era successo con Boncompagni la relazione si chiuse senza spaccature, ma conservando un rapporto che andava ben oltre l'amicizia, come Raffaella Carrà aveva raccontato in un'intervista di qualche anno fa: “Oggi sarei libera di amare chi voglio in tutta chiarezza perchè da tempo Sergio Japino ed io abbiamo deciso di vivere le nostre strade pur rimanendo profondamente legati”.

Tiziano Ferro per Raffaella Carrà l' ultimo saluto

Da Ricordare, anche l’ amore tra Raffaella e il calciatore della Juventus  Gino Stacchini,  un flirt con Little Tony e ancora leggenda racconta di Frank Sinatra l'avesse corteggiata in occasione del film girato insieme, Il colonnello Von Ryan.

Raffaella era una donna semplice e la malattia, si dice, un tumore ai polmoni l' ha portata via da questo mondo ma prima dalla vita pubblica. Raffaella non usciva più causa anche Covid ma aveva lasciato le disposizioni per il suo funerale.

Il desiderio di Raffaella: La bara e l' urna per le ceneri. "Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un' urna per contenere le sue ceneri. Nell' ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla. Ha scritto Sergio Iapino. 

“Mi sono svegliato stamattina e mi fa stare male ricordare l’ultima volta che abbiamo riso come matti" e ancora scrive Tiziano Ferro «  Ho tante belle foto con te, miliardi di ricordi bellissimi ma non ne pubblicherò neanche uno. Perché nessuna di quelle foto sarà mai abbastanza per esprimere quello che provo, e il mondo intero con me. Ciao Raffaella, con tutto l'amore possibile».