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15 Marzo 2018

Versace come Gucci: basta con le pellicce

Addio alle Pellicce finalmente la moda aiuta gli animali grande passo epocale!

In un'intervista al settimanale The Economist, Donatella Versace dichiara di dire addio all'uso di pellicce animali nelle collezioni Versace. La decisione segue quella di Gucci ma anche le direttive prese da molti marchi di moda. Ecco le motivazioni di una svolta epocale
 

"Pelliccia? Basta. Non voglio più uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto”. È la dichiarazione di Donatella Versace rilasciata all'interno di un'intervista al settimanale The Economist.

Inizia ad essere lunga (e finalmente)  la lista dei marchi legati al mercato del lusso che ha detto basta alle pellicce. Il caso più eclatante resta quello di Gucci: a margine di un convegno sulla sostenibilità del sistema moda, Marco Bizzarri, ceo del brand dalla doppia G, ha annunciato che dalla collezione primavera estate 2018, Gucci non includerà più pellicce animali all’interno delle proprie collezioni aderendo così alla Fur Free Alliance, coalizione internazionale che si occupa di proteggere 40 specie di animali uccisi proprio per il proprio manto peloso.

La tendenza fur-free negli ultimi anni si sta facendo sempre più largo. Innanzitutto per un ritorno delle eco-pellicce, materiale sparito dalle passerelle di moda per molti anni e poi riapparso improvvisamente anche grazie alle nuove lavorazioni industriali che permettono rese e lavorazioni mai ottenute prima. In secondo luogo, per un richiesta che arriva dai consumatori stessi: i tanto citati Millennials, per esempio, richiedono prodotti che garantiscano un rispetto dell’ambiente e che siano cruelty-free, ovvero ottenuti senza arrecare crudeltà o dolore sugli anima. Ed è di qualche settimana fa proprio la chiusura della sfilata di Elisabetta Franchi a sostegno proprio dei cani e della strage di Sciacca e di tutti gli animali.