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8 Agosto 2024

Decreto carceri diventa legge: ecco tutte le novità introdotte

Via libera definitivo dalla Camera dei Deputati per il decreto carceri che viene così convertito in legge

Il Decreto Carceri ha ottenuto il via libera definitivo dalla Camera dei Deputati, con 153 voti a favore, 89 contrari e un astenuto, sancendo così la sua conversione in legge. 

 

Le principali misure introdotte

Il nuovo decreto introduce una serie di cambiamenti significativi nel sistema penitenziario italiano. Tra questi, l’assunzione di 1.000 nuovi agenti di Polizia Penitenziaria, suddivisi equamente tra il 2025 e il 2026. A questi si aggiungono 20 nuovi dirigenti penitenziari e ulteriori funzionari e ispettori attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti.

Sono state inoltre semplificate le procedure per ottenere la liberazione anticipata, con l'obiettivo di snellire il sistema e consentire a chi ha diritto di uscire dal carcere in tempi più rapidi. Aumentano anche le telefonate a cui i detenuti hanno diritto.

Un'altra novità importante è l'istituzione di un albo di comunità idonee per la detenzione domiciliare. Queste strutture, sotto il controllo del Ministero della Giustizia, saranno destinate all'accoglienza e al reinserimento sociale dei detenuti adulti, con un focus particolare su quelli tossicodipendenti. In tal senso, le modifiche introdotte al Senato mirano a facilitare l'accesso a comunità terapeutiche, sia pubbliche che private, per i detenuti che ne abbiano bisogno.

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Il decreto introduce inoltre un nuovo reato contro la pubblica amministrazione, quello di "indebita destinazione di denaro o cose mobili". Questo reato sarà incluso tra quelli punibili con sanzioni pecuniarie per le persone giuridiche, le società e le associazioni. Sono state apportate modifiche anche al Decreto Legislativo n. 231 del 2001, che regola la responsabilità delle entità giuridiche.

È stato deciso di posticipare di un anno l'entrata in vigore delle disposizioni della "Riforma Cartabia" relative al Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie. Questo slittamento consente un maggiore adeguamento del sistema alle nuove normative.

Mentre la Camera votava il decreto, il ministro Nordio si trovava a Palazzo Chigi per una riunione con la premier Giorgia Meloni e altri esponenti di spicco del governo.

"Ho prospettato al presidente Meloni soluzioni a breve e medio termine per il sovraffollamento carcerario. Su questo tema chiederò un incontro al presidente della Repubblica, che ha sempre manifestato grande attenzione al riguardo. Del pari proporrò al Consiglio superiore della magistratura di considerare la copertura di organico per la magistratura di sorveglianza, garantendo da parte del ministero agili e veloci procedure per il completamento della pianta organica degli amministrativi presso i Tribunali di sorveglianza", ha dichiarato Nordio. 

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Nordio ha ribadito l’impegno del governo nel rendere operativi gli accordi internazionali per garantire l’esecuzione delle pene nei paesi di origine dei detenuti stranieri. Infine, ha invitato l’opposizione a collaborare per rendere più efficace la riforma della custodia cautelare e migliorare le condizioni di detenzione, soprattutto per i tossicodipendenti, favorendo il loro inserimento nelle comunità di recupero.

 

 

Marta Rachele Pusceddu