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24 Novembre 2019

Maturità 2020, cosa cambia

Niente più « buste» all’orale, ma torna il tema di storia

Ad ogni nuovo ministro un “nuovo” esame di maturità. La notte prima degli esami avrà più certezze dal 2020: tornerà la traccia di storia tra i temi e, soprattutto, non ci saranno più le buste all’orale. Il ministro dell’Istruzione Fioramonti ha firmato il decreto che apporta dei piccoli ritocchi all’Esame di Stato.

La prima novità riguarda la prima prova scritta, il tema. Verrà ripristinata, infatti, dopo un anno di assenza, la traccia di storia. “Ho voluto ascoltare la voce dei docenti reitroducendo il tema storico”, ha confermato il ministro Fioramonti. A farsi portavoce del pensiero dei professori era stato il quotidiano la Repubblica, che aveva fatto eco all’appello per ripristinare la disciplina alla Maturità lanciato dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, dallo scrittore Andrea Camilleri e dallo storico Andrea Giardina. “Un esame di maturità senza la storia mi fa paura - aveva confessato la Segre in un’intervista a Repubblica a febbraio 2019 - Per questo chiederò al ministro Bussetti di ripensarci“. A ripensarci è stato poi il successore di Bussetti, Lorenzo Fioramonti, che, in un'epoca di amnesie e scarsa preparazione scolastica, ha voluto ridare valore alla storia come memoria, oltre che come materia scolastica.

L’altra novità della Maturità 2020 riguarda l’esame orale. Da giugno dell’anno prossimo il colloquio non inizierà come una roulette russa. I liceali italiani potranno dire addio alle temutissime buste. “L’avvio del colloquio non sarà più un sorteggio da lotteria - ha dichiarato il Ministro - ma la commissione sottoporrà una poesia, un elaborato, una raffigurazione e gli studenti potranno iniziare la loro esposizione e fare i collegamenti tra le materie”. L’intento di questa modifica, che sicuramente farà molto piacere agli studenti, è quello di non aggiungere ulteriori motivi di stress a un giorno così importante.  “Ci sarà un sistema più trasparente, più coordinato, che rasserena la commissione e mette lo studente a proprio agio. Non voglio che l'esame di Stato diventi una corsa al massacro” ha concluso Fioramonti.

@Alba Marini