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6 Novembre 2019

Gli scampi e i gamberi viola sono inquinati

L’ultima scoperta è stata fatta da un’equipe di ricercatori dell’Università di Cagliari che hanno collaborato con l’Università delle Marche.

Non è una novità: il cibo che mangiamo oggi è inquinato. Dagli animali, agli ortaggi, nessuno escluso. La notizia questa volta riguarda i crostacei, di cui ancora non si era sentito parlare: Scampi e gamberi viola sarebbero oramai contaminati dalle microplastiche. Questi organismi che vivono nelle profondità dei mari non sono esenti dall’inquinamento su scala generale del nostro pianeta. L’ultima scoperta è stata fatta da un’equipe di ricercatori dell’Università di Cagliari, che hanno collaborato con l’Università delle Marche per una ricerca con credito che si sta diffondendo in tutta Italia e oltre. Dai dati – che sono stati pubblicati sulla rivista Environmental Pollution - risulta che la contaminazione raggiunge altissimi livelli, per l’esattezza sono state trovate 413 particelle nello scampo e 70 nel gambero viola. Dentro i crostacei “a rischio” sono stati trovati polietilene – ricavato dalle plastiche monouso – e di polipropilene – tappi di bottiglie e capsule del caffè -. Attenzione e cautela ma ancora nessuna certezza sulla tossicità di tali componenti, nelle percentuali trovate, per l’uomo. Gli studi continuano ma il dato certo è allarmante e prescinde dai crostacei, riguarda le quantità di plastiche che ogni uomo ingerirebbe al giorno attraverso l’assunzione di acqua e cibo: 1769 particelle di microplastica - “il peso di una carta di credito” -.

@Margherita Pusceddu