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2 Novembre 2018

Tanzania, aperta la caccia ai gay

Tanzania, aperta la caccia ai gay: "Li chiuderemo in carcere per 30 anni"

Tanzania, aperta la caccia ai gay: "Li chiuderemo in carcere per 30 anni"

Dal 5 novembre una squadra speciale setaccerà i profili social di tutti i tanzaniani alla ricerca di indizi

Siamo nel 2018 ma per certi versi sembra davvero di vivere epoche lontane in paesi che sono lontani evidentemente anni luce dalla civiltà. Non bastava chiudere le cliniche per la cura dell l'Hiv perchè "sospettate di promuovere i rapporti omosessuali" ora la politica del presidente John Magufuli con il supporto di Paul Makonda, giovane governatore della regione di Dar es Salaam e membro del partito di governo Chama Cha Mapinduzi apre una vera e propria caccia agli omossessuali.

La “caccia al gay” avrà luogo per sette giorni dal 5 novembre con una squadra speciale di sorveglianza che visiterà e studierà tutti i profili dei social network per stanare i gay.

Secondo Makonda che invita tutti a cancellare materiale pornografico dai propri smartphone e pc, le attività sessuali ostacolano lo sviluppo del paese "Ho informazioni sulla presenza di molti omosessuali nella nostra provincia" ha detto ai giornalisti Makonda "datemi i loro nomi e il mio team inizierà a mettere le mani su di loro a partire dalla prossima settimana. Lo faccio in nome di Dio".

Tanzania is a developing nation surely they can use their resources better.

#Tanzania #homosexual #homosexuality #gaypride #gayrights #paulmakonda #africa #daressalaam pic.twitter.com/XS701dxPUZ

Front Runner (@FRUN_NEWS) 1 novembre 2018

In Tanzania l’ omosessualità è illegale secondo una legge in vigore dall’era coloniale secondo gli articoli 154-157la pena era fino al 2004 di 14 anni di prigione ma poi è stata prolungata in seguito a 25 anni. L'omosessualità femminile non viene menzionata ma è comunque punita. L'anno scorso Magufuli ha detto che tutti dovrebbero condannare questi comportamenti deviati "anche le mucche".

Che dire speriamo che il mondo non stia a guardare ancora una volta senza muovere un solo dito. La libertà dovrebbe essere un diritto di tutti