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29 Giugno 2015

24 ore e un secondo: 30 giugno

Si chiama "secondo intercalare" e viene deciso a Parigi, dove l'orologio atomico viene adattato all'imperfezione della rotazione terrestre

Un minuto di 61 secondi. Non è assurdo e non è fantascinza, succederà davvero nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio. Quello che in inglese si chiama "leap second", cioè "secondo intercalare" è un aggiustamento deciso presso l'Osservatorio del tempo di Parigi. Qui viene monitorato il moto rotatorio della Terra e contemporaneamente corretto l'orologio atomico a cui fanno riferimento tutti gli altri orologi del mondo.Il tempo della natura, che corrisponde al ritmo di rotazione della Terra, infatti, non è perfetto come l'orologio atomico, perché può essere influenzato da fenomeni atmosferici, maree e terremoti. Ad esempio nel 1978 il terribile sisma in Iran provocò un salto di rotazione tale da allungare di un secondo il giro del Pianeta attorno al proprio asse. Ogni tanto, quindi, la Sfera che abbiamo sotto i piedi ruota più lentamente e così i nostri orologi vanno adattati, aggiungendo il secondo intercalare. L'operazione viene concordata tra l'International Earth Rotation and Reference Systems Service (Iers) e l'Osservatorio del Tempo di Parigi, e può avvenire anche abbastanza spesso: dal 1976, di secondi, ne sono stati aggiunti ben 26. Quasi mezzo minuto in più di vita spalmato in quarant'anni, che a pensarci bene non è così poco: in mezzo minuto si può prendere una decisione importante, evitare un incidente, decidere di partire o restare, perdere dei soldi alla roulette russa. E tantissime altre cose. Ma lo sbalzo temporale, per noi impercettibile, potrebbe rivelarsi pericoloso per i sistemi informatici: l'ultima volta che fu aggiunto un secondo intercalare, nel 2012, alcuni sistemi tra cui LinkedIn andarono in "crash". Quest'anno Google si è premunita, programmando i suoi contaminuti in modo da aggiungere pochi millesimi al secondo spalmati su tutta la giornata, per evitare lo spettro del "bug" che manderebbe in tilt i sistemi di mezzo mondo. Per questo motivo da qualche tempo si protrae una disputa fra Usa e Inghilterra: mentre i primi sono contrari all'aggiunta del secondo intercalare, i secondi - in pieno stile british - rimangono fedeli al calcolo del tempo in base al momento in cui il sole oltrepassa il meridiano di Greenwich. Secondo gli studiosi però l'aggiustamento, per quanto complesso, è inevitabile: senza potremmo ritrovarci, in un futuro lontanissimo, a cenare a mezzanotte o andare a dormire alle sei di mattina.