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4 Marzo 2013

Vaticano, si apre la Congregazione dei cardinali

Al via le manovre che porteranno al Conclave che sceglierà il successore di Benedetto XVI. Sembra sempre più probabile l'ipotesi di un Papa Straniero

Al via le grandi manovre che porteranno al conclave deputato a scegliere il successore di Benedetto XVI al soglio pontificio. Alle 9.30, nell'Aula Nuova del Sinodo, si è aperta la prima Congregazione generale dei cardinali, dedicata agli aspetti protocollari. Una seconda Congregazione è prevista per le 17. Intanto da più parti si prevede un Conclave breve e salgono le quotazioni per un Papa straniero.
Alla Congregazione, aperta dal decano del Collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano, partecipano tutti i cardinali non legittimamente impediti. E' stato proprio Benedetto XVI a permettere al collegio cardinalizio di poter anticipare il Conclave rispetto ai quindici giorni previsti dalle vecchie norme. L'orientamento che sembra prevalere in Vaticano sembra quello di fissare per l'11 marzo la data d'inizio. Nella Cappella Sistina ci saranno quattro votazioni al giorno: due al mattino e due al pomeriggio. Il Pontefice è eletto con una maggioranza di due terzi.

I papabili - Come sempre, ci saranno schieramenti pro o contro un candidato. Quel che è certo, è che finora nessuno ha i numeri sufficienti per poter accedere al soglio pontificio: ogni candidato forte potrebbe avere finora massimo dieci-quindici voti. Troppo pochi. I vaticanisti pensano che potrebbe succedere come nel Conclave che elesse Giovanni Paolo II: fra tanti candidati, prevalse un outsider. Saranno tempi rapidi, è il pronostico di molti. Come afferma il cardinale di New York, Timothy Dolan al Corriere della Sera: "Dopo il lavoro nelle Congregazioni, faremo presto. Puntiamo a far presto".

Anche il segretario di Stato sarà straniero? - Tra i papabili gli italiani sembrano quelli che hanno minori probabilità: nella rosa di candidati, infatti, primeggiano nomi stranieri, dall'arcivescovo di Budapest, Peter Erdo, a quello di San Paolo, Odilo Pedro Scherer, al canadese Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi. L'italiano che raccoglie maggior consensi rimane Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Ma la novità potrebbe essere quella di un segretario di Stato straniero: per molti porporati, infatti, potrebbe essere un modo per dare inizio a quella pulizia da molti inevitabile nella Curia romana, spesso accusata di essere soltanto un centro di potere e non al servizio della Chiesa.

Spunta anche un falso vescovo - Un uomo che si spacciava per vescovo, vestito approssimativamente con una talare piuttosto corta, un crocifisso con catena fuori ordinanza e una sciarpa viola al posto della fascia, è riuscito a intrufolarsi in Vaticano, nel piazzale davanti all'Aula Paolo VI, confondendosi tra gli oltre 100 cardinali che arrivavano alla spicciolata. Il finto vescovo è stato accompagnato fuori.