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3 Maggio 2011

Ucciso Bin Laden, sepoltura in mare.

Abc annuncia immagini del rilascio in mare del cadavere dello sceicco. Blitz Usa di 40 minuti: l'obiettivo era ucciderlo. Obama: 'Giustizia è fatta'.

Un blitz di 40 minuti condotto nella notte dai Navy Seals americani ha posto fine alla 'missione' jihadista di Osama bin Laden, ucciso, quasi 10 anni dopo l'11 settembre, in una sparatoria insieme a un figlio, due miliziani e una donna, usata come scudo umano. Il suo corpo è stato portato a Kabul, poi sepolto in mare. L'uomo più ricercato del pianeta non si nascondeva in una oscura caverna afghana, ma in Pakistan - Paese che aveva sempre negato fosse sul suo territorio - in una villa circondata da alte mura ad Abbottabad, a meno di 100 km da Islamabad. La Cia era da mesi sulle sue tracce. Un soddisfatto presidente Obama ha dato l'annuncio. Poi si sono scatenate le reazioni in tutto il mondo, mentre la folla festeggiava negli Usa.

Il video del corpo di Osama bin Laden mentre viene rilasciato in mare dalla portaerei americana Carl Vinson potrebbe venire reso pubblico. E' quanto si legge sul sito della Abc che non fornisce altri dettagli a riguardo. Intanto il consigliere antiterrorismo della Casa Bianca John Brennan ha detto alla stessa emittente che l'amministrazione, con molta probabilità, diffonderà un'immagine del corpo di Bin Laden. Brennan ha però sottolineato che ciò verrà fatto con molta cautela, in quanto "non vogliamo fare nulla che metta a repentaglio la nostra abilità di conseguire un altro successo la prossima volta che prendiamo un altro di questi tizi".

Secondo alcuni siti e agenzie americani, in particolare l'Associated Press citata da Drudge Report, un'ultima registrazione di propaganda fatta da Osama bin Laden poco prima di essere ucciso potrebbe essere presto pubblicata. Lo sostengono fonti di intelligence Usa secondo le quali non é ancora chiaro se la dichiarazione in questione sia sotto forma di audio o di video, ma una fonte dei servizi ha detto che la cosa sta già girando nella rete utilizzata da al Qaida. Sempre per le stesse fonti i tempi della vicenda sarebbero coincidenti ma non vi sarebbero indicazioni che lui sapesse che le forze americane stavano giungendo a catturarlo. La nuova registrazione potrebbe servire a dire una parola finale su un terrorista che si è preso gioco per anni degli Stati Uniti con messaggi di propaganda.

POLITICO, IN RAID TROVATO PC LEADER AL QAIDA - Una vera "miniera d'oro" è stata trovata durante il raid nel compound dove si nascondeva Osama bin Laden in pc, dischi, memorie e materiale elettronico appartenute al leader di al Qaida e il tutto sarà passato al microscopio dagli esperti in una località segreta in Afghanistan. Lo riferiscono responsabili a Politico. "Potete immaginare cosa c'é sull'hard drive di Osama bin Laden?". L'intelligence a Washington è particolarmente esaltata per il ritrovamento, ha detto la stessa fonte: "Centinaia di persone ci stanno lavorando, sarà un grande evento anche se se ne renderà utilizzabile solo il 10%".

STAMPA PAKISTAN, FORSE UCCISO DA GUARDIA DEL CORPO - Il proiettile che ha ucciso Osama bin Laden potrebbe essere stato sparato non da un membro del commando americano che ha investito la villa-fortezza ad Abbottabad, ma da un uomo della stessa sicurezza del capo di Al Qaida. Lo ipotizza oggi il quotidiano Dawn di Islamabad. Il giornale cita un responsabile pachistano che ha visitato il luogo del blitz poco dopo la partenza delle 'teste di cuoio' statunitensi e secondo cui l'uomo più ricercato del mondo "potrebbe essere stato ucciso da una delle sue guardie, a cui aveva dato precise istruzioni di impedire che fosse catturato vivo". La fonte ha aggiunto che "per quello che si comprende della dinamica dell'assalto da parte del team americano, è pressoché impossibile immaginare che Bin Laden possa essere stato ucciso con un solo colpo da uno degli attaccanti mentre opponeva resistenza".

- IL NASCONDIGLIO - Dopo l'11 settembre Osama bin Laden era diventato un 'fantasma': gli americani bombardarono per settimane le caverne sui monti afghani di Tora Bora, dove pensavano fosse nascosto, ma lui riuscì a fuggire, se mai c'era stato. Da allora si ritenne che vivesse nelle aspre zone tribali del Pakistan: per quasi dieci anni, fino alla scorsa notte, quando è ricomparso, solo per essere ucciso, in una grande villa circondata da alte mura in un quartiere residenziale di Abbottabad, sede di una importante caserma e di un'accademia militare, a poche decine di km dalla capitale Islambabad. Lì viveva con almeno due sue mogli e sette suoi figli e vari collaboratori. Fra questi anche il 'corriere' che ha messo involontariamente la Cia sulle sue tracce, ucciso ne blitz. La grande magione era senza internet e collegamenti telefonici.

- IL BLITZ - Preceduto da almeno cinque riunioni in marzo e aprile, il blitz, ha reso noto Obama, ha ricevuto il via libera venerdì scorso. La missione, hanno lasciato filtrare fonti del Pentagono, era di uccidere Bin Laden, non di catturarlo. Il raid é stato condotto in 40 minuti nel primo pomeriggio di ieri ora di Washington, quando in Pakistan era da poco passata la mezzanotte, da un commando di un 15-20 incursori dei Navy Seals giunti con un paio di elicotteri dall'Afghanistan. Bin Laden ha combattuto ed è stato colpito alla testa. Nella sparatoria sono morti anche un suo figlio, due miliziani e una donna, usata probabilmente come scudo umano. Arrestate due sue mogli, sei figli e altri quattro collaboratori.

- SEPOLTURA IN MARE - Il commando Usa è poi tornato in Afghanistan dove è stata eseguita un'autopsia del corpo, successivamente sepolto in mare nel Golfo, dopo una cerimonia religiosa a bordo della portaerei Usa Carl Winson, nel rispetto, hanno detto fonti governative Usa, della tradizione islamica.

- OBAMA: GIUSTIZIA E' STATA FATTA - "In notti come queste, possiamo dire a quelle famiglie che hanno perso i loro cari a causa del terrorismo di Al Qaida: giustizia è stata fatta". Queste le parole di Barack Obama nell'annunciare nella notte la morte di Bin Laden. Già prima che parlasse, festeggiamenti erano in corso in tutti gli Stati Uniti. Il presidente ha di nuovo parlato ore dopo: "Il mondo è più sicuro", "questo è un buon giorno per l'America".

- IL GIALLO DELLA FOTO E LA PROVA DEL DNA - Del volto sfigurato di Bin Laden le tv pachistane hanno diffuso una fotografia rivelatasi falsa, tanto da essere poi ritirata. Gli americani non hanno fornito per ora immagini del cadavere, ma il test del dna ne ha confermato l'identità al 99,9%.

- SODDISFAZIONE, MA NON ABBASSARE LA GUARDIA - Reazioni positive e congratulazioni all'America sono giunte da tutto il mondo, ma sono stati tanti gli avvertimenti che la morte di Bin Laden non pone fine alla minaccia del terrorismo, anzi nuove azioni potrebbero essere condotte per vendicarne l'uccisione. Lo denuncia l'Interpol, e vari governi europei e mediorientali mettono in guardia. Massima allerta anche per gli italiani in Afghanistan, mentre gli Usa allertano le loro ambasciate nel mondo e le polizie delle principali città degli Stati Uniti.

- NATO ANNUNCIA: LA MISSIONE IN AFGHANISTAN CONTINUA - Il segretario generale della Nato Rasmussen, ha annunciato che la missione in Afghanistan continua, per "assicurare" che il Paese "non ritorni a essere un paradiso per i terroristi e gli estremismi, ma possa svilupparsi in pace e in sicurezza.

- DAL MONDO ISLAMICO MINACCE VENDETTA E PLAUSI - Promettono vendetta i talebani pachistani, mentre il presidente afghano Karzai dice che Bin Laden ha "pagato il giusto prezzo per le sue azioni" e avverte i talebani di casa sua: "Imparate la lezione". Hamas condanna l'uccisione, mentre per il Fatah di Abu Mazen - con cui il gruppo integralista deve firmare un accordo di riconciliazione - è una "buona notizia per il processo di pace". Teheran ingiunge agli Usa di andarsene ora dal Medio Oriente, mentre le capitali arabe appaiono cautamente sollevate. Più interessanti le analisi di commentatori arabi: Bin Laden, affermano, era stato completamente scavalcato dalla primavera araba, la sua parabola era ormai in discesa. Ne è emblematico quanto avvenuto in Egitto, patria di Ayman al Zawahri, N.2 e probabile successore di Bin Laden: il regime di Hosni Mubarak era stato uno dei bersagli prediletti delle invettive di Al Qaida, ma non è stato rovesciato da azioni violente né da una parola d'ordine 'islamica', bensì da una folla pacifica che invocava "democrazia e libertà".