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6 Dicembre 2019

Lavorare felici

Le aziende che danno importanza alla felicità dei dipendenti hanno maggiore successo. Ecco lo studio di Gallup

Maggiore produttività, minor tasso di assenteismo, clienti più soddisfatti: questi sono solo alcuni dei vantaggi che deriverebbero dall’avere dipendenti “felici”. Secondo i dati raccolti da Gallup, la società che misura il livello di felicità percepito nel mondo, le aziende che mettono al primo posto la serenità dei dipendenti sul lavoro hanno più successo.

Le società con dipendenti felici guadagnerebbero nello specifico il +21% di produttività, il +21% di clienti soddisfatti, il -37% di assenteismo, il -65% di turn over e, cosa più importante, il +22% di reddittività.

Ma quali sono i fattori che determinano la felicità nel lavoro? Secondo Gallup sostanzialmente due: il work life balance, ossia l’equilibrio tra lavoro e vita privata possibile grazie ad orari flessibili, e la soddisfazione professionale. Non è un caso se Tower Paddle Boards, l’azienda di Stephan Aarstol che ha accorciato l’orario di lavoro a 5 ore giornaliere, ha visto una crescita degli introiti del 40% ed è stata inserita tra le cinquemila aziende americane cresciute più velocemente.

Non c’è via di scampo. Se le aziende vogliono essere competitive e accaparrarsi i talenti migliori della nuova generazione di lavoratori devono garantire la felicità. Infatti, come è emerso dalla ricerca What The world’s Young People think and fell, realizzata dalla Varkey Foundation, per la Generazione Z (i nati tra il 1996 e il 2000) il benessere (anche professionale) è molto più importante di quanto non lo sia per i Millennials.

@Alba Marini