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30 Settembre 2019

Tra le arti la musica è quella che dà più emozioni

Se sei tra coloro che hanno la pelle d’oca quando ascoltano le proprie canzoni preferite, allora hai un cervello speciale e sensibile

Che sia gioia, commozione, serenità, eccitamento, malinconia,  non c'è nessuno che non abbia provato un sentimento all’ascolto di uno speciale brano. La musica può arrivare a coinvolgere il corpo, a suscitare voglia di muoversi

Se sei tra coloro che hanno la pelle d’oca quando ascoltano le proprie canzoni preferite, allora hai indubbiamente un cervello più speciale e sensibile della media: a questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell’Oxford Academic Press, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience.

La scieza spiega che la musica  si rivolge direttamente attraverso un canale uditivo ai centri di elaborazione emotiva e sociale del cervello umano e che la pelle d’oca è una reazione che solo in pochi hanno ed è dovuta al “maggior numero di connessioni neurali tra la corteccia uditiva e le aree che elaborano le emozioni”.

Certi brani musicali suscitano emozione in quanto legati a momenti significativi della nostra vita. Questo caso è semplice da spiegare: la musica rievoca i ricordi e questi, a loro volta evocano le emozioni. Sono i ricordi più che la musica, a suscitare l’emozione. Ma una musica può evocare emozioni anche quando la sentiamo per la prima volta: le evoca “per come è”, non perché già legata a nostre precedenti esperienze. Tutto ciò suggerisce che la musica “parla” a parti di noi che abbiamo in comune semplicemente in quanto esseri umani, indifferentemente dalla nazionalità, sesso, esperienza, conoscenze, scolarità, educazione musicale, gusti, tendenze.