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14 Dicembre 2010

Il matrimonio fa bene a lui

Il matrimonio fa bene a lui. Aiuta il carattere,calma gli aggressivi

l matrimonio fa bene agli uomini, li rende più gentili, socievoli e sani rispetto a chi è single. Non solo: i tratti negativi della personalità. come aggressività,tendenza a mentire e addirittura a commettere atti criminali, risultano meno in evidenza. Se ancora c'erano dubbi sul fatto che convolare a giuste nozze è un vero toccasana, ora arriva anche uno studio americano, condotto su un gruppo di 289 gemelli maschi, da cui emerge per la prima volta che non solo gli uomini più gentili e perbene sono quelli che si sposano, ma che il matrimonio di per sé migliora carattere e personalità del genere maschile.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Usa "Archives of General Psychiatry" e realizzata dagli studiosi della Michigan State University, ha seguito per 12 anni i 289 gemelli maschi che all'inizio dello studio avevano tra i 17 ed i 29 anni. Gli uomini che, nei 12 anni monitorati dallo studio, sono arrivati alle nozze hanno evidenziato al termine dei test una quantità inferiore di comportamenti antisociali rispetto agli altri. La differenza è risultata ancora più evidente tra i gemelli "identici". ovvero con lo stesso patrimonio genetico, che seppure con personalità simile all'avvio degli esperimenti hanno mostrato anni dopo il matrimonio comportamenti più gentili e socievoli.

Altri studi recenti hanno rivelato che tra gli uomini sposati l'incidenza di comportamenti criminali è inferiore del 35% rispetto agli scapoli. Questione di numeri, dunque, ma non solo: l'unione fra due persone potrebbe davvero far comportare meglio i mariti, con una sorta di "effetto camomilla". Alexandra Burt e i suoi colleghi spiegano che, in pratica, "il matrimonio generalmente fa bene agli uomini, almeno in termini di riduzione dei comportamenti antisociali. Ma i dati indicano anche che la natura di chi si sposa non è poi così casuale". Come a dire: da che mondo è mondo, i cattivi ragazzi davanti all'altare sono particolarmente recalcitranti. Lo studio ha infatti rilevato che gli uomini che vantano i più bassi livelli di comportamenti antisociali all'età di 17 e 20 anni hanno poi una maggiore probabilità di essersi sposati a 29 anni.

Dopo i fiori d'arancio, poi, il tasso di azioni aggressive o criminose fra gli uomini diminuisce ancora di più: addirittura, quando si confrontano due gemelli, di cui uno sposato e l'altro single, quello con la fede al dito generalmente vanta più bassi livelli di comportamenti antisociali. Burt evidenzia che è improbabile che il matrimonio inibisca direttamente la "cattiva condotta" maschile, ma piuttosto è un elemento che avvia una catena virtuosa nella vita di un uomo: ci si lega alla propria moglie e alla famiglia, si frequentano meno 'brutte compagnie'. E questo è tanto più vero, quanto più il matrimonio è felice.