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5 Marzo 2010

I ricercatori dell'università di Manchester

Il colore rispecchia lo stato d’animo l’allegria è gialla, la depressione grigia

Il colore preferito dai depressi non è il blu ma il grigio. I ricercatori dell'università di Manchester hanno indagato il rapporto tra umore e colore. Grigio, giallo e blu erano le opzioni possibili. Chi sta male sceglie i toni freddi mentre chi sta bene i caldi. Ma questo tipo di comunicazione non-verbale può essere la chiave per la diagnosi di alcune malattie
Clicca sull'immagine per ingrandirla"Feelin' blue"? Sbagliato, se siete depressi il vostro colore è il grigio mentre se vi sentite allegri il giallo. Uno studio pubblicato sulla rivista BMC Medical Research Methodology prova che i colori che scegliamo possono essere uno specchio del nostro umore. Le nostre emozioni sarebbero insomma "colorate" e ci sarebbe un preciso legame tra il nostro stato mentale e le possibilità offerte dalla scala cromatica.

L'indagine è stata condotta da Peter Whorwell della University Hospital South Manchester: "Studiare i colori è un modo come un altro per misurare i livelli di ansia e depressione, che prescinde però dal linguaggio". Un metodo di analisi più istintivo insomma, perché basato su associazioni mentali immediate: ecco perché gli scienziati sottolineano l'utilità di questo sistema per diagnosticare patologie in bambini e pazienti che hanno difficoltà a comunicare.

L'associazione tra colori e stato d'animo fa parte da sempre del nostro patrimonio culturale, tanto che per riferirci agli stati emotivi spesso usiamo i colori: essere verde d'invidia o nero di rabbia sono modi di dire che mescolano saggezza popolare e verità scientifica ed è proprio per indagare quest'ultimo aspetto che i ricercatori inglesi si sono messi a studiare la ruota dei colori, prendendo in esame individui in parte sani e in parte depressi o con problemi di ansia.

Gli scienziati hanno messo 105 adulti sani, 110 ansiosi e 108 depressi di fronte a una scala cromatica composta da 38 opzioni e basata su rosso, arancione, verde, porpora, blu, giallo, rosa, marrone, nero, bianco e grigio. I colori sono stati distribuiti su una ruota e ad ogni persona è stato chiesto di indicare di che tonalità vedesse il proprio stato mentale più ricorrente. I depressi hanno scelto una scala di grigi, le persone sane una di gialli. Tra i colori freddi più gettonati il "blu 27", leggermente più scuro di quello tradizionale, mentre il "giallo 14" ha spopolato tra coloro che non hanno particolari problemi umorali.

Nella seconda parte dello studio è stato chiesto a 204 volontari sani di suddividere i colori in positivi, negativi e neutrali, e di indicare quelli preferiti. Solo il 39% di loro ha associato il proprio umore a un colore e il 20% di quelli che lo hanno fatto ha optato - ancora una volta - per il "giallo 14". Solo il 10% delle persone sane ha descritto col grigio il proprio umore, e questo secondo gli studiosi dipende dal fatto che il nostro cervello associa istantaneamente lo stato a un settore della scala cromatica, comunicando con l'esterno attraverso i colori.