Il programma d’interviste più tagliente della televisione italiana, Belve, cambia volto e si addentra nel territorio oscuro della cronaca nera. Da martedì 10 giugno, in prima serata su Rai2 alle 21:20, debutta "Belve Crime", spin-off ideato e condotto da Francesca Fagnani e prodotto da Fremantle, con l’obiettivo di dare voce ai protagonisti, colpevoli e testimoni, delle vicende giudiziarie più sconvolgenti del nostro Paese.

A differenza del format originale incentrato sulle confessioni scomode di personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e dell'imprenditoria, Belve Crime si muove sul filo della giustizia, scavando nella psiche di chi ha vissuto — o compiuto — un crimine. In ogni puntata, Francesca Fagnani intervisterà chi è stato al centro di fatti di sangue, scandali e processi che hanno dominato le cronache italiane, cercando non solo le responsabilità, ma anche le verità più intime, spesso sepolte tra le pieghe della narrazione giudiziaria.

Ad arricchire la struttura del programma ci sarà anche Stefano Nazzi, autore del celebre podcast Indagini, nonché firma autorevole del giornalismo investigativo. Sarà lui a introdurre ogni storia, ricostruendo con rigore e chiarezza il contesto giudiziario in cui si inserisce l’intervista, per poi lasciare spazio al faccia a faccia tra Fagnani e l’ospite.

A inaugurare questa nuova stagione sarà uno dei casi più noti e controversi degli ultimi decenni: l’omicidio di Yara Gambirasio. Il primo ospite di Belve Crime sarà infatti Massimo Bossetti, l’ex muratore condannato all’ergastolo per il brutale assassinio della tredicenne di Brembate, scomparsa nel novembre 2010. Una vicenda che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso e che ancora oggi solleva interrogativi e dibattiti.

Bossetti, che si è sempre professato innocente, si racconta in un’intervista esclusiva dal carcere di Bollate, a Milano. In un incontro inedito e diretto, risponde alle domande di Francesca Fagnani, ricostruendo la sua versione dei fatti e parlando apertamente di ciò che ha vissuto prima, durante e dopo la condanna. È l’unica intervista dell’intera serie girata in carcere: tutte le altre saranno registrate in studio.

Belve Crime non intende sostituirsi alla giustizia, ma offrire un punto di vista nuovo, intimo, disturbante. Un viaggio che attraversa i contorni del male, senza mai perdere di vista le domande che da anni dividono l’opinione pubblica. Il merito — o il rischio — di un programma come questo sta tutto nella sua capacità di entrare nel cuore delle tenebre senza retorica, ma anche senza sconti.

L’appuntamento è per martedì 10 giugno, ore 21:20, su Rai2.

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