Il prestigioso riconoscimento "The World's 50 Best Restaurant", considerato l'Oscar mondiale della ristorazione, ha incoronato Maido di Lima, in Perù, come il miglior ristorante del mondo per il 2025. La cerimonia, tenutasi all'Auditorium del Lingotto di Torino, ha visto la partecipazione di figure istituzionali come il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e personalità di spicco dell'imprenditoria, tra cui il presidente di Stellantis, John Elkann, con la moglie Lavinia Borromeo.

Al secondo posto si è classificato l'Asador Extebarri di Atxondo (Spagna, Paesi Baschi), mentre il gradino più basso del podio è stato occupato da Quintonil di Città del Messico.

L'Italia ha brillato nella classifica dei cinquanta migliori ristoranti, piazzando ben cinque eccellenze. Al sedicesimo posto troviamo Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), seguito al diciottesimo da Reale di Castel di Sangro (L'Aquila). Conquistano rispettivamente la trentunesima e la trentaduesima posizione Le Calandre di Rubano (Padova) e Piazza Duomo di Alba (Cuneo). Chiude la cinquina tricolore, al quarantatreesimo posto, Uliassi di Senigallia (Ancona).

Il Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l'importanza dell'evento, ribadendo il valore della cucina italiana. "La cucina è un luogo di confronto tra culture e identità," ha dichiarato Lollobrigida sul Red Carpet. "L'Italia ha candidato la sua cucina a Patrimonio dell'Unesco e a dicembre avremo il risultato, che ci mette in condizione di avere la stessa protezione che hanno la cucina francese, giapponese, messicana e coreana."

Il Ministro ha evidenziato il ruolo di spicco degli chef italiani, citando in particolare Massimo Bottura, "assoluto protagonista anche con risultati straordinari gli anni passati". "È un evento che significa identità, cultura e tradizione, quindi anche economia e lavoro," ha proseguito Lollobrigida, rimarcando come "la ristorazione in particolare è per l'Italia un elemento di grande forza." Il Ministro ha anche riconosciuto una debolezza nella distribuzione classica dei prodotti italiani, ma una "forza eccezionale nei circa 250.000 ristoranti italiani nel mondo".

Il trionfo di Maido porta alla ribalta lo chef Mitsuharu 'Micha' Tsumura, fondatore del ristorante nel 2009 nel quartiere Miraflores di Lima. Classe 1981, "Micha", come è affettuosamente conosciuto in Perù, è un simbolo della gastronomia peruviana, un paese dove la culinaria è considerata un affare estremamente serio, anche grazie all'eredità di chef come Gastón Acurio. La sua vittoria ha dominato le notizie su televisioni, radio e siti web peruviani.

Nato a Lima da una famiglia di origine giapponese, l'infanzia di Tsumura è stata un crocevia di due culture che avrebbero plasmato profondamente la sua visione culinaria. Dopo la formazione negli Stati Uniti, "Micha" ha affinato le sue tecniche in Giappone, lavorando in ristoranti tradizionali di Osaka. Al suo ritorno in Perù, ha sviluppato una passione per la fusione tra la cucina peruviana e quella giapponese, che lo ha portato ad aprire Maido a soli 28 anni.

Maido, il cui nome in giapponese significa "grazie per essere sempre venuti", è diventato un punto di riferimento mondiale per la cucina Nikkei: una fusione innovativa che utilizza ingredienti peruviani con tecniche giapponesi. 

@Redazione Sintony News