Dal Venezia al Venezia. L'abbiamo scritto poco più di una settimana fa e lo ribadiamo oggi. A caratteri cubitali. In un anno però sono cambiate un sacco di cose, a cominciare dagli umori dei rossoblù in campo e di quelli sugli spalti: dalle lacrime per un'incredibile retrocessione a una serata di rivalsa, quella di ieri, che consente di sognare, anche se la strada verso la Serie A è ancora insidiosa e ricca di pericoli.

Eppure il primo ostacolo è stato superato quasi in scioltezza, contro un avversario, il Venezia, che era considerato alla stregua di uno spauracchio, sia per i fantasmi che rievocava, sia per la qualità della rosa a disposizione, come il vice capocannoniere del torneo, il finlandese Joel Pohjanpalo, o il russo Denis Cheryshev, che lo scorso ottobre rifilava una doppietta al Cagliari di Liverani.

Ma questo, fortunatamente, è un Cagliari diverso, a cominciare dalla guida tecnica, quel Claudio Ranieri che si è confermato una sicurezza in panchina e che ha trasformato questa squadra, lavorando innanzitutto sulla mentalità, che, unita al lavoro duro e alla concentrazione, sta dando i suoi frutti. Non è un caso se la difesa ha fatto passi da gigante rispetto al girone d'andata. E anche ieri gli interpreti scelti da sir Claudio, al di là della disattenzione sul gol segnato dal subentrante Pierini, hanno dimostrato il loro valore, limitando al massimo le punte veneziane e soprattutto il temibile Pohjanpalo. 

E poi là davanti c'è un Gianluca Lapadula per il quale sinceramente abbiamo terminato gli aggettivi: 21 gol nella regular season, più altri 2 ieri nella prima gara dei playoff. È sempre più Lapagol ed è sempre più il beniamino del pubblico di casa. La doppietta di ieri è l'ulteriore conferma di quanto sia completo: ennesimo gol di testa realizzato fra i due centrali avversari, un gol che, a un primo sguardo, lascerebbe pensare a un errore di lettura da parte della difesa, ma è lui bravo e opportunista a crearsi lo spazio per colpire. Poi il secondo di sinistro a incrociare, dopo un pasticcio della difesa lagunare (stavolta sì), una rete che fa capire quanto sia in palla. Anzi, on fire come si dice ultimamente. 

Non c'è tempo per festeggiare però. Già martedì sera all'Unipol Domus arriva il Parma per la semifinale di andata dei playoff, poi si replica sabato al Tardini. Che la strada verso la Serie A sia ancora lunga e tortuosa l'abbiamo scritto, ma con questo Cagliari e con uno stadio che andrà nuovamente verso il tutto esaurito sognare è doveroso. 

@Redazione Sintony News