Non solo un minuto di silenzio per l’Ucraina, sotto assedio, ma anche l'intervento di Mila Kunis e il messaggio dell'Academy a supporto di Kiev. Gli Oscar 2022 non hanno dimenticato quanto sta accadendo in Ucraina, anche se non c'è stato il tanto atteso discorso di Zelensky.

Il minuto di silenzio e di riflessione era quasi d’obbligo, ma c’è stato un messaggio di sostegno #standwithUkraine seguito all'intervento di Mila Kunis, attrice nata a Cernivci, Ucraina. "Nelle ultime settimane, il mondo è rimasto scioccato da un'invasione non provocata e da un atto di aggressione" ha detto la compagna di Ashton Kutcher senza mai nominare il suo Paese. 

Anche le star hanno voluto fare la loro parte sul red carpet sfoggiando i colori giallo e blu della bandiera.

L’attrice Mila Kunis, insieme al marito Ashton Kutcher, ha raccolto 35 milioni per il suo paese, l’Ucraina, ma non ha pronunciato il nome del Paese durante il suo discorso. Prima di introdurre Reba McIntyre, ha fatto riferimento ai "recenti eventi globali" che "stanno frustrando molti di noi. Ma quando si assiste alla forza e alla dignità di coloro che affrontano tale devastazione, è impossibile non essere scossi dalla loro resilienza. Non si può non essere toccati e in soggezione davanti a coloro che trovano forza nel continuare a combattere attraverso questa oscurità inimmaginabile".

Le critiche, come spesso accade, non sono mancate. E neanche la delusione da parte dì chi si aspettava il presidente Volodymyr Zelensky. La scelta di non nominare la parola Ucraina, non è piaciuta a molti. Così come il tempo dedicato al Paese: un messaggio dì pochi secondi. 

Uno dei pochi a rompere il tabù è stato Francis Ford Coppola che, sul palco per celebrare i 50 anni de "Il Padrino", si è lasciato andare in un "Viva l'Ucraina",

Diverse le voci di corridoio che sostenevano che ci sarebbe potuto essere il presidente Zelensky. Ma nelle tre ore di show di Zelensky neanche l'ombra. 

@Monica Magro