«Mentre stringevo il mio primogenito sapevo che stavo perdendo il mio secondo figlio», così scrive Meghan in uno dei passaggi più commoventi del suo editorale sul New York Times, definito da tutti intimo, molto forte, a dir poco toccante.

Intitolato «Le perdite che condividiamo», Meghan rivela per la prima volta di aver avuto un aborto spontaneo, racconta l'immenso dolore che ha provato e spiega il percorso intrapreso per guarire.

«Come stai?», così comincia l'elaborazione del dolore della duchessa di Cambridge che, sul quotidiano statunitense, ha deciso di firmarsi solo “Meghan Markle, attivista e madre”.

Meghan ci porta indietro nel tempo: era una mattina di luglio, una delle tante, iniziata come tante altre.

«Prepara la colazione. Dai da mangiare ai cani. Prendi le vitamine. Trova quel calzino mancante. Raccogli il pastello che è rotolato sotto il tavolo. Prendi tuo figlio dalla culla», scrive Meghan, che insieme al marito Harry ha dato alla luce nel maggio 2019 il primogenito Archie, «Dopo aver cambiato il suo pannolino, ho sentito un forte crampo. Mi sono lasciata cadere a terra con lui tra le braccia, canticchiando una ninna nanna per tenerci calmi, la melodia allegra in netto contrasto con la sensazione che qualcosa non andasse bene. Sapevo, mentre stringevo il mio primogenito, che stavo perdendo il secondo».

La duchessa Meghan, poi, racconta del ricovero in ospedale, del sostegno, fondamentale, di Harry e di quanto, purtroppo, sarebbe successo di lì a poco.

«Come avremmo fatto a guarire?», si domanda più e più volte l'ex attrice.

Meghan, inoltre, ricorda un'intervista risalente al settembre 2019, fatta in Africa durante il tour ufficiale col marito Harry, quando ancora erano membri attivi della Corona britannica: nel rispondere alle domande dell'intervistatore Meghan aveva mostrato, per la prima, delle emozioni in pubblico, rivelando anche quanto si fosse sentita abbandonata dalla famiglia reale dopo la nascita del primogenito Archie; nessuno si preoccupò di chiederle semplicemente «come stai?».

Buckingham Palace non apprezzò minimamente queste esternazioni; e, così, Harry e Meghan decisero di iniziare una nuova vita lontano dalla Corona. Il resto è storia.

Meghan, poi, prosegue col racconto della terribile vicenda.

«Seduta in un letto d’ospedale, guardando il cuore di mio marito che si spezzava mentre cercava di trattenere il mio in frantumi, ho capito che l’unico modo per iniziare a guarire è chiedere: “Stai bene?”», continua, ancora, Meghan.

«Perdere un figlio significa portare con sé un dolore quasi insopportabile, vissuto da molti ma di cui parlano in pochi. Nel dolore della nostra perdita, io e mio marito abbiamo scoperto che in una stanza di 100 donne, da 10 a 20 avrebbero sofferto di aborto spontaneo. Eppure, nonostante la sconcertante comunanza di questo dolore, la conversazione rimane un tabù, piena di vergogna (ingiustificata)».

Nel suo lungo e intimo editoriale, Meghan ripercorre anche l’ultimo anno, le vittime della pandemia di Covid e le terribili violenze perpetrate in America a danni degli afroamericani.

Il corsivo di Meghan si conclude, infine, con la spiegazione che ha cercato di dare – non senza difficoltà – alla guarigione.

Guarire, spiega, significa preoccuparsi degli altri e per gli altri, e condividere con loro la sofferenza, qualunque essa sia.

@Mattia Porcu