C'è chi la definisce speziata, chi la ama e chi la trova orrenda: Coca-Cola sorprende introducendo la tecnologia nel suo iconico marchio. Il gigante americano ha sfruttato l'intelligenza artificiale per creare Coca-Cola Zero Sugar Y3000, un prodotto che guarda al futuro con ambizione. 

Questa mossa di marketing mira a incuriosire i consumatori e coinvolgerli in un'esperienza interattiva. Questa nuova bevanda ha zero zucchero e zero calorie, composta principalmente da acqua gassata, aromi naturali, ed altri ingredienti. La versione Zero Sugar sarà disponibile in alcuni mercati internazionali, mentre negli Stati Uniti, in Canada e in Messico verrà venduta la versione completa con zucchero. 

Coca-Cola promuove un messaggio positivo sul futuro, sottolineando la collaborazione tra umanità e tecnologia. Su ogni bottiglia, si trova un codice QR per esperienze digitali e reali. Tuttavia, Coca-Cola Zero Sugar Y3000 sarà disponibile solo per un periodo limitato. 

Ma com'è il sapore del futuro secondo Coca-Cola? Alcuni dicono che questa bevanda abbia un tocco speziato, con accenti di zenzero. Tuttavia, il gusto è soggettivo, e alcuni utenti hanno descritto sui social note di gomma da masticare e mirtillo. Tra i consumatori australiani, c'è chi percepisce il sapore della banana, chi lo definisce "orrendo" e chi lo "adora". 

L'intelligenza artificiale ha svolto un ruolo chiave nella creazione di questo prodotto, incorporando le preferenze dei consumatori e le tendenze del gusto nel processo di sviluppo. Coca-Cola invita i consumatori a esplorare il futuro attraverso l'AI Cam Y3000, che offre esperienze futuristiche basate su foto scattate con un telefono. 

"In collaborazione con la tecnologia AI, Coca-Cola Y3000 Zero Sugar immagina il sapore di una Coca-Cola del futuro e introduce un'esperienza innovativa per esplorare il domani", afferma Oana Vlad, Senior Director, Global Strategy di The Coca-Cola Company. Questa trovata commerciale è disponibile online e in alcuni negozi a livello globale, ma solo fino a esaurimento scorte. Un piccolo passo verso il futuro, o almeno verso l'anno 3000. 

Marta Rachele Pusceddu