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2 Agosto 2020

Il Milan vince facile a San Siro. Zenga ai saluti

Il Cagliari perde 3-0 nell'ultima giornata di campionato e chiude al tredicesimo posto

Dopo la bella vittoria contro la Juventus, i rossoblù perdono senza attenuanti a San Siro contro il Milan: 3-0 in virtù dell'autogol di Klavan in apertura e delle reti di Ibrahimovic e Castillejo nella ripresa. E se vogliamo queste ultime giornate, in piccolo, sono state un po' lo specchio di un'intera stagione: a tratti esaltante, ma deludente nel finale. Si chiude al tredicesimo posto (in attesa della gara dell'Udinese, che vincendo raggiungerebbe i sardi), dopo che nel girone d'andata si è stazionati a lungo nelle zone alte della classifica, sognando epiloghi europei e musichette della Champions. 

La gara in sé risulta difficile da commentare: in campo si è visto solo il Milan, che ha confermato di essere la squadra più in forma da quando è ripreso il campionato. L'unico a salvare la faccia, ancora una volta, è stato Alessio Cragno, che si è tolto lo sfizio di parare un rigore a Ibra a fine primo tempo. Poi quasi il nulla, con i rossoblù capaci di impegnare Donnarumma solo nel finale, con un colpo di testa di Faragò su punizione battuta da Ladinetti. L'altra nota positiva è stato il ritorno in campo, seppur per pochi minuti, di Leonardo Pavoletti dopo due infortuni al ginocchio: sorrisi e morale a mille per il bomber rossoblù, che può caricarsi in vista della prossima stagione. 

A proposito della prossima stagione, in attesa di capire quando inizierà il campionato e col mercato che incombe, il primo nodo da sciogliere è quello relativo all'allenatore. E ieri ci sono stati passi significativi sotto questo punto di vista, perché il presidente Tommaso Giulini, prima della partita, ha confermato che la squadra ripartirà da un nuovo allenatore. Zenga dunque ha di fatto salutato i ragazzi, che ora attendono di conoscere il nuovo tecnico. Della rosa dei nomi a disposizione, quello di Eusebio Di Francesco è certamente il nome più caldo, come confermato dallo stesso Giulini. Restiamo in attesa di ufficialità e archiviamo un campionato che, per come si è sviluppato, resta fra i più strani e controversi dei cent'anni di storia rossoblù.

Francesco Cucinotta