L’estate è arrivata in anticipo e lo ha fatto con il piede sull’acceleratore. Da domenica 9 giugno la Sardegna è stretta in una morsa di caldo torrido e afa, con temperature che sfiorano i 40 gradi e una cappa africana destinata a rimanere sull’isola per almeno due settimane. La Protezione Civile aveva già lanciato l’allarme nei giorni scorsi, emanando un bollettino di allerta meteo per temperature elevate. Ora, l’emergenza è realtà.

Il responsabile di questa ondata eccezionale di calore è un anticiclone africano che sta interessando gran parte dell’Europa. A spiegarlo è il Tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Carlo Spanu: «Un anticiclone di provenienza africana porterà un aumento generalizzato delle temperature. Basti pensare che a 5mila metri di quota le rilevazioni saranno superiori di 10 gradi rispetto alla media stagionale: un segnale inequivocabile del riscaldamento in atto».

Al suolo, le temperature toccheranno picchi tra i 37 e i 39 gradi, con le zone interne più soggette al calore rispetto alle aree costiere. Una vera e propria bolla di calore da bollino rosso, che minaccia di mettere in difficoltà non solo residenti e turisti, ma anche il sistema sanitario e l’agricoltura.

L’unica speranza di refrigerio? Una breve parentesi di maestrale, che secondo Spanu «riuscirà parzialmente ad attenuare la calura, ma solo per pochi giorni. Il sistema africano appare ben consolidato e dovrebbe far sentire i suoi effetti almeno fino alla metà del mese».

L’emergenza, però, non è solo sarda. Anche il resto d’Italia si prepara a vivere giornate roventi, con temperature tra i 6 e gli 8 gradi sopra la media stagionale. Come segnalano gli esperti de ilMeteo.it, il Sahara sta letteralmente “traslocando” sull’Italia, portando con sé sole, caldo e sabbia del deserto, che peggiorerà la qualità dell’aria e velando spesso il cielo.

Nei prossimi giorni sono attese punte di 40°C in Sicilia e Puglia, mentre al Centro e al Nord si arriverà a 35-37°C, con condizioni di afa molto diffuse. Qualche temporale pomeridiano potrà interessare le zone alpine e prealpine, ma si tratterà solo di episodi isolati.

@Redazione Sintony News