Bill Gates ha annunciato pubblicamente quello che definisce "il progetto più ambizioso della mia vita": destinare quasi tutto il suo patrimonio personale – circa 200 miliardi di dollari – allo sviluppo del continente africano. L’iniziativa si concretizzerà nei prossimi vent’anni, fino al 2045, anno in cui è prevista la chiusura della Bill & Melinda Gates Foundation, il motore filantropico attraverso cui l’imprenditore americano ha già cambiato il destino di milioni di persone nel mondo.

L’obiettivo, dichiarato dallo stesso Gates, è quello di trasformare radicalmente le condizioni di vita nei Paesi africani più fragili, puntando su salute, istruzione e accesso a risorse essenziali. Il piano prevede interventi su larga scala per ridurre la mortalità infantile, combattere le epidemie, rafforzare i sistemi scolastici e promuovere lo sviluppo economico sostenibile.

Gates ha confermato che solo l’1% del suo impero economico andrà ai suoi figli, in linea con una filosofia già nota ma ora esplicitata in termini numerici: “Devono trovare la loro strada – ha detto –. Io ho avuto la mia occasione, ora voglio darla a chi non ne ha mai avute”.

Una scelta che lo consolida come il più grande filantropo della storia moderna, superando ogni precedente per entità e visione a lungo termine. Le sue parole aprono anche un dibattito sul ruolo dei miliardari nella società globale e su quanto del loro potere economico debba essere destinato al bene comune.

Nel suo intervento, Gates non ha risparmiato critiche a Elon Musk, accusandolo apertamente di aver ostacolato l’arrivo di fondi a programmi umanitari, contribuendo al fallimento di iniziative cruciali: “Non è da leader lasciare morire i più poveri”, ha dichiarato, senza giri di parole.

Le tensioni tra i due magnati sono note da tempo, ma questa presa di posizione segna un punto di non ritorno nei loro già fragili rapporti.

Con questo gesto, Gates sposta il baricentro della sua eredità umana e politica verso un continente spesso trascurato dalle agende internazionali. “L’Africa ha le risorse, i giovani e l’energia per essere protagonista del futuro. Ha solo bisogno di giustizia e opportunità”, ha dichiarato, aggiungendo che ogni singolo dollaro sarà investito con trasparenza, visione e responsabilità.

A vent’anni dalla chiusura prevista della Bill & Melinda Gates Foundation, il mondo potrebbe guardare al 2045 come all’anno in cui uno degli uomini più ricchi della Terra ha riscritto il concetto di eredità, spostandolo dall’accumulo alla redistribuzione consapevole. Un gesto radicale, che solleva interrogativi ma soprattutto offre speranza a milioni di persone.

E mentre altri miliardari guardano allo spazio o alle criptovalute, Bill Gates ha scelto la Terra. E chi, su questa Terra, continua a essere lasciato indietro.

@Redazione Sintony News