Casa famiglia Killia. Un sogno nel cassetto per Michele e Simona che da Parma hanno scelto l’Isola. Lei è una veterinaria esperta in comportamento animale e Pet Therapy, e lui un ingegnere che per passione si è specializzato in Pet Therapy. Hanno tre figli: Valentina, Federico e Asia, una bimba con disabilità che hanno adottato nel 2015 e che ha cambiato la loro vita e la loro visione del mondo: “Facendoci conoscere le difficoltà dei bambini orfani con disabilità”.

Per questo è nato il desiderio di aiutarli e hanno fondato in Sardegna la cooperativa Killia, per far star bene e aiutare le persone più fragili grazie all’aiuto di esperti/e e degli animali con cui fanno pet therapy.

Ma il loro grande obiettivo è quello di far nascere una casa famiglia che possa accogliere bambini orfani con disabilità, orfani/e o momentaneamente allontanati/e dalla propria famiglia.

Un anno fa è iniziata la ristrutturazione di una casa a Selargius (vicino a Cagliari), un luogo capace di accogliere nel miglior modo possibile bambini e bambine con disabilità.

Il nome è già stato scelto, Killia, che in sardo antico significa culla (un luogo di accoglienza, quindi, dove ogni bambino speciale viene cullato nella sua crescita). Quindi progetto c’è, ed è ben definito. E c’è anche la location. Oltre 400mila euro sono già stati spesi per eliminare le barriere architettoniche, sistemare tetto e impianti, e adeguare gli spazi alle esigenze dei bambini.

Ma bisogna avere tutti i comfort, e per completare il progetto ambizioso è necessario avere infissi e impianto di climatizzazione a norma che costerebbero 30mila euro. 

Ed è proprio per questo che Michele e Simona chiedono l’aiuto di tante persone. Hanno già ricevuto numerose dimostrazioni d’affetto e non solo da parte di chi crede fortemente in questo progetto, quindi buona parte dei costi sono riusciti a coprirli. Ma ci sono ancora alcuni aspetti necessari senza i quali la casa non può essere aperta. 

E ci sono tanti modi per poter sostenere nel corso dell’anno Killia: bomboniere solidali, 5x1000, e regali solidali. Ma la magia del Natale ha fatto nascere anche una lotteria. 

Intanto è partito un appello per chi vorrebbe diventare un venditore della lotteria, e quindi: volontari, negozi, ditte, uffici, e centri sportivi. Con la vendita di un solo blocchetto (50 biglietti, 2,50 euro l’uno), si potrebbero aiutare Michele e Simona.

E ci sono anche tantissimi premi per chi invece vuole tentare la fortuna comprando un biglietto e facendo, allo stesso tempo, un’opera di bene. La struttura accoglierà anche il primo centro specializzato in Interventi Assistiti con l’Animale in Sardegna, rivolto al sostegno educativo e riabilitativo di utenti con fragilità e/o disabilità di tutte le fasce di età.

@Redazione Sintony News