Cagliari ha visto un'affluenza straordinaria al Sardegna Pride 2024, con oltre 25.000 partecipanti che hanno inondato la città con musica e slogan come "siamo umane". Non solo una giornata di festa, ma anche un momento di riflessione e impegno civile, volto a mettere in luce il problema della “deumanizzazione”, un processo di emarginazione e stigmatizzazione che richiede una forte presa di posizione e azione collettiva.

La parata, animata da sei carri sgargianti, è partita dal Parco della Musica. In testa al corteo, sul primo carro dell’Arc, erano presenti la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Quest'ultimo aveva inaugurato la prima manifestazione per i diritti degli omosessuali in città nel 2012, durante il suo primo mandato. "Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della Sardegna a patrocinare il Pride e a parteciparvi", ha dichiarato Todde con emozione.

“Noi vogliamo essere un’isola diversa, vogliamo essere un’isola inclusiva dove i diritti fanno passi in avanti e vogliamo tirar via questo velo di ipocrisia dove le cose si possono dire ma non fino in fondo”, ha detto la governatrice durante la manifestazione arcobaleno.

Partecipanti da tutta l'isola hanno sfilato nelle vie del centro, con bandiere arcobaleno che sventolavano fiere accanto ai Quattro Mori rivisitati con bandane colorate, simboli di Cgil, Uil, associazioni studentesche e partiti politici. Anche la bandiera palestinese ha fatto una comparsa significativa nella parata. Non è mancato il commovente ricordo di Michela Murgia. Il colorato corteo ha percorso via Bacaredda, via Manzoni, piazza San Benedetto, dirigendosi poi verso via Sonnino e via Dante, accolto dagli applausi dei presenti. La festa è proseguita al Village Pride del Parco della Musica, continuando a celebrare l’amore in tutte le sue forme.

La parata è stata un’esplosione di colori e allegria, con ghirlande, cerchietti colorati, bolle di sapone e un'atmosfera festosa. Il il cuore pulsante del Pride sono stati i diritti e la libertà, espressi attraverso striscioni e messaggi che incarnavano perfettamente lo spirito del Sardegna Pride 2024: un richiamo all’uguaglianza e alla libertà per tutti.

Marta Rachele Pusceddu