L’accordo tra gli Usa e l’Associazione cinese dei giardini zoologici, che prevedeva il prestito del panda Ya Ya, è giunto al termine. Ya ya, star nei social cinesi, è rientrato giovedì scorso in Cina con un volo di sedici ore su un aereo denominato “panda express”. Il viaggio di Ya Ya è stato seguito in diretta sul web e le televisioni statali ne hanno celebrato l’arrivo all’aeroporto di Shanghai Pudon.

Tra i dieci argomenti più in tendenza su Weibo, social più utilizzato in Cina, c’è proprio il panda Ya Ya, dove è diventato virale l’hashtag “riportatela a casa”. Molti utenti erano preoccupati per le sue condizioni di salute perché era apparso malnutrito in alcuni video e foto, oltre che alle prese con la cronica perdita di pelliccia.  In risposta, l'Associazione cinese dei giardini zoologici aveva rassicurato che lo zoo Usa si era preso cura di lei e che non vi erano indicazioni che fosse stata trascurata, sulla base di rapporti sanitari mensili ed esami fisici annuali. Le condizioni della pelle di Ya Ya erano una questione genetica difficile da trattare, spiegavano gli esperti. 

Ya Ya era molto amata anche negli Usa, in centinaia all'inizio di aprile hanno deciso di partecipare alla festa di addio organizzata dallo zoo di Memphis, che l'aveva ospitata per vent'anni. Ya Ya e il suo compagno, Le Le, sarebbero dovuti ritornare in Cina insieme, ma quest'ultimo è morto per una malattia cardiaca a febbraio, alimentando ulteriori sospetti di maltrattamenti e alimentando la rabbia sui social.

"Ya Ya e Le Le sono stati ben curati dallo zoo di Memphis e amati dal popolo americano - ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning -. La Cina è pronta a continuare a lavorare con altri partner, Usa inclusi, sulla conservazione delle specie in via di estinzione". Allo zoo di Pechino, dove Ya Ya è nata il 3 agosto del 2000, tutto è pronto per farle trascorrere serenamente il resto della sua vita.

@Redazione Sintony News