News

21 Maggio 2020

Sarà un’estate covid quella che anche la Sardegna dovrà affrontare

L'estate Covid-19 ecco cosa ha detto Solinas per le spiagge.

Consentito fare il bagno, ma il distanziamento sociale rimane anche in spiaggia. Sarà un’estate covid quella che anche la Sardegna dovrà affrontare per la stagione 2020, e i comuni si stanno attrezzando per fare in modo che si evitino gli assembramenti. Tra questi c’è anche il Comune di Cagliari che dovrà fare i conti con la spiaggia del Poetto, cosiddetta dei Centomila: spiaggia libera, stabilimenti balneari e chioschi. L’amministrazione comunale è al lavoro, i dirigenti interessati si sono già incontrati e ieri si è data appuntamento la commissione Servizi tecnologici che ha anche la delega al mare. Per adesso emergono solo ipotesi su ciò che sarà il Poetto in questa stagione. Per gli stabilimenti balneari è stato ipotizzato un ampliamento, così da concedere ai concessionari di poter lavorare di più. Chi frequenta la spiaggia libera forse dovrà fare i conti con i picchetti di plastica che il comune dovrà posizionare per tenere il distanziamento sociale. E serviranno anche uomini e mezzi per rispettare tutte le regole. Anche i chioschi chiedono più spazi, i titolari dovranno fare i conti con una riduzione dei tavolini che il comune ipotizza di poter recuperare concedendo il 20 per cento in più della piattaforma attuale. E per monitorare l’afflusso della spiaggia i frequentatori potrebbero usufruire di un’applicazione, così da poter capire in quale fermata ci sono meno persone. Ma non solo, per chi non usa le applicazioni, il comune ha pensato di installare i pannelli all’ingresso di ogni punto d’accesso della spiaggia (sono circa una ventina), simili a quelli luminosi che si trovano lungo la Viabilitá stradale. Intanto la Regione è al lavoro per capire come far arrivare in Sardegna i turisti. Di sicuro non sarà una stagione come le altre. “La perdita sarà del 70 per cento@, ha detto il presidente Christian Solinas intervenendo ieri a La7. Gli arrivi attesi da giugno a settembre sono comunque, secondo il governatore, 2,5 milioni. C’è ancora l’incognita del passaporto sanitario. L’ultima idea intanto è quella del test salivare: poche gocce di saliva su una striscia di carta e in 3/6 minuti si trovano o meno gli anticorpi del coronavirus. “Dovrebbero farlo tutti coloro che arrivano in Sardegna non più di tre giorni prima della partenza”, ha detto il presidente Solinas.