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18 Marzo 2020

II parte: Sardi nel mondo ai tempi del Covid-19

Secondo appuntamento con i sardi nel mondo ai tempi del Coronavirus. Oggi abbiamo raccolto diverse testimonianze dal Belgio, Lituania e Germania.

Secondo appuntamento con i sardi nel mondo ai tempi del Coronavirus. Oggi abbiamo raccolto diverse testimonianze dal Belgio, Lituania e Germania.

Secondo le statistiche sono circa 2.250.000 i sardi nel mondo. Chi per lavoro, chi per studi, chi per altri motivi è fuori dall' Italia ora e sta combattendo con questa situazione assurda di Pandemia.

Come sono organizzati per questa emergenza Coronavirus?

In Belgio la situazione, come ci racconta Graziella da Houthalen, è questa: "Hanno chiuso per il momento qua scuole, centri di aggregazione e centri sportivi. Ma secondo me stanno sbagliando perché dovrebbero chiudere tutti i negozi. Anche per tutelare un po’ tutti quanti."

Clara, originaria di Cagliari, si trova ora a Klaipeda in Lituania per il suo Erasmus. Partita prima dello scoppio del virus, non si aspettava tutto questo. Ci racconta però che lei è molto tranquilla nello stato ospitante: “La situazione qua è sotto controllo. Ad oggi ci sono12 casi in tutto il paese, hanno già attivato la quarantena e scuole ed università sono chiuse per esempio. Non possiamo viaggiare perché anche blindato le frontiere. Prima che chiudessero tutto, a noi studenti Erasmus, c’è stato richiesto se volessimo tornare in Italia. Ma io ho deciso di voler restare qua perché non mi sembrava una situazione di grave pericolo. Anzi in questo momento mi sembra più pericoloso tornare in Italia visto che dovrei fare scalo a Milano o Bologna per arrivare a Cagliari. Oppure dovrei viaggiare per la Lituania per arrivare in aeroporto.

Clara ci racconta che ha ricevuto sostegno dalle sue università: "Qua ho avuto sostegno sia dall’Università italiana che lituana, sono stati tempestivi dandomi tutte le informazioni necessarie. Per il momento sono soddisfatta di come è stata gestita l’emergenza da entrambe le parti.” 

Davide dalla Germania ci dice che da settimane le persone stanno facendo razzie nei supermercati di un particolare bene di necessità: la carta igienica, solo questo inizia a mancare. "La situazione sta cambiando anche qua. Da domani dalle 15:00 del pomeriggio non si potrà  stare nella gelateria dove lavoro perché stanno chiudendo tutto. Speriamo che le cose migliorino.”

 

@Laura Pace