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3 Aprile 2012

Ecco i Santi "preferiti" dai ministri

Indagine dei frati del Sacro Convento di Assisi sulle devozioni dei membri dell'esecutivo. I ministri pregano San Francesco e Sant Agostino

I frati francescani del Sacro Convento di Assisi hanno fatto un sondaggio sulle "devozioni" dei membri del governo chiedendo loro "a quale santo si affidano nei momenti più significativi e importanti della vita". Al primo posto c'è San Francesco (a cui si rivolgono il premier Monti e i ministri Riccardi, Profumo, Clini e Catania). Il ministro Passera preferisce Sant'Agostino, mentre il sottosegretario Catricalà è devoto a Sant'Antonio da Padova.
I risultati dell'indagine realizzata dalla Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi sono stati pubblicati sul sito www.sanfrancescopatronoditalia.it.

Come riporta l'articolo scritto dalla redazione online "sono emerse alcune risposte interessanti come quella del presidente del Consiglio, Mario Monti, che si affida a San Francesco perchè: 'ha scritto il Cantico delle Creature, che è un poetico inno alla vita', così come il ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant'Egidio, ricordando 'lo spirito di Assisi' non poteva non affidarsi al Patrono della Nazione".

Anche il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, si affida invece "al Santo di cui porta il nome. Al Santo d'Assisi, patrono dell'ecologia, si rivolgono anche il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania, e il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Sono quindi 5 i membri dell'attuale Governo che scelgono San Francesco, segno che il suo messaggio è più che mai attuale e di grande spessore spirituale ed esistenziale".

Dallo spirito francescano si passa a quello agostiniano preferito dal ministro per lo Sviluppo economico e i Trasporti, Corrado Passera. "Il Santo a cui mi rivolgo - spiega nel comunicato dei frati - è Sant'Agostino che, oltre a essere uno dei più grandi pensatori dell'umanità, è un uomo che ha saputo cambiare totalmente vita, lasciandosi tutto alle spalle. Agostino ha saputo contemperare nel suo pensiero fede e ragione e, soprattutto, ha saputo immaginare e poi contribuire a realizzare un mondo nuovo, superando vecchi dogmi e percorrendo strade di cambiamento".

"Si tratta di una risposta che coglie il momento storico che si sta vivendo nel nostro Paese nella sua drammaticità e nella sua potenzialità" ha osservato padre Enzo Fortunato direttore della rivista San Francesco Patrono d'Italia.

Queste le risposte degli altri membri del governo: "Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, si affida a Santa Barbara; il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, è devoto a San Luca; il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, a San Lorenzo". Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, è devoto a un santo omonimo "Sant'Antonio di Padova", mentre il ministro della Salute, Renato Balduzzi, si affida al Servo di Dio Giuseppe Lazzati.

"Il ministro della Giustiza, Paola Severino, che si affida alla Madonna di Pompei; il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, alla Vergine Maria; il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, devota a San Carlo; e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, si affida a Santa Caterina da Siena perchè in una sua lettera scrive: 'Il potere è solo un 'prestito' di Dio e dunque nessuno ha il diritto di appropriarsene indebitamente'". "Un'affermazione questa - ha aggiunto padre Fortunato - che coglie il senso pieno di come stare nei luoghi del potere al servizio dell'uomo".

"Infine, il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, il ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi e il ministro per gli Affari Regionali, Turismo e Sport, Piero Gnudi, non hanno un santo preferito al contrario del ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, che si professa non credente".