News

24 Febbraio 2012

A Belgrado un fiasco per film della Jolie

Praticamente ignorata la pellicola ritenuta antiserba

La stampa serba ironizza oggi sulla prima, ieri a Belgrado, del film di Angelina Jolie sugli orrori della guerra in Bosnia, una pellicola ritenuta apertamente 'ostile' e 'antiserba' e che e' stata praticamente disertata e vista da non piu' di una quarantina di persone nelle quattro proiezioni in due cinema della capitale serba. 'Nel paese dei cinque spettatori', titola in grande il quotidiano belgradese Press, giocando sul titolo del film della Jolie, 'Nel paese del sangue e del miele'. ''Abbiamo fatto meglio a giocare a poker. Alla prima belgradese del film 'Nel paese del sangue e del miele' c'erano in sala solo cinque persone. E piu' di cinque persone quest'opera non merita'', scrive il giornale che pubblica una grande foto della sala pressoche' vuota di uno dei due cinema dove ieri vi e' stata la prima del film. Press e' poi durissimo sul pregiudizio antiserbo che, secondo il giornale e gran parte dell'opinione pubblica in Serbia, sarebbe alla base del film e della denuncia degli stupri di massa delle donne musulmane durante la guerra di Bosnia (1992-1995). ''Devono passare quindici minuti dall'inizio del film fino al momento quando un pene serbo penetra una vagina musulmana, naturalmente senza consenso. Ma fino a quel momento lo spettatore si sente gia' violentato. Non come serbo, ma come uno spettatore che ama il cinema''. Allusione questa alla bassa qualita' artistica, secondo Press, del film di Angelina Jolie. 'Nel paese del sangue e del miele', primo film che ha visto impegnata la Jolie nella veste di regista, e' stato accolto al contrario con grande entusiasmo nei giorni scorsi a Sarajevo, dove alla prima era presente Angelina Jolie acclamata da oltre 5 mila spettatori in un palazzetto dello sporto della capitale bosniaca. Qualche giorno dopo la star americana ha presenziato alla prima a Zagabria, ma ha deciso di non recarsi per la prima a Belgrado, consapevole dell'ostilita' generale emersa contro il suo film, ritenuto 'antiserbo' e 'filomusulmano'. Forti critiche alla pellicola, presentata all'ultima edizione della Berlinale, sono state espresse sia in Serbia sia nella Republika Srpska, l'entita' a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. Il film racconta la relazione amorosa, cominciata prima della guerra in Bosnia, tra un serbo e una ragazza musulmana, che poi si ritrovano in un campo di concentramento dove lui e' un soldato e lei una detenuta. Nelle quattro proiezioni di ieri in due cinema di Belgrado - due il pomeriggio e due in tarda serata - a vedere il film della Jolie sono stati in tutto 42 persone, secondo quanto riferisce l'altro quotidiano Blic. In una delle proiezioni del pomeriggio vi erano 12 persone, nell'altra solo cinque. ''Sono venuta a vedere il film perche' non avevo altro di interessante da fare'', ha detto al giornale un giovane che ha ammesso di aver avuto il biglietto in regalo. ''Io son venuta per convincermi che si tratta in effetti di un film antiserbo'', ha detto da parte sua Ljubica, una ragazza di 25 anni. Diversi delle poche decine di spettatori, sottolinea Blic, non hanno atteso la fine del film e sono andati via prima. Per Vecernje Novosti, altro quotidiano di Belgrado, il film della Jolie ha fatto registrare nella capitale un ''autentico fiasco''. Non si sono registrate tuttavia. come si temeva, proteste rumorose o violente da parte dio gruppi di ultranazionalisti. Davanti ai cinema dove si e' proiettato il film della Jolie sono state viste camionette della polizia, con gli agenti che si sono limitati a controllare la situazione senza dover in alcun modo intervenire.