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24 Ottobre 2011

Malasanità, in Italia un caso ogni due giorni

Errori e carenze strutturali in campo sanitario hanno causato, in pochi più di due anni, 329 decessi.

Errori, disservizi, carenze strutturali e altre inefficienze: in una parola malasanità. In Italia, in media, ogni mese se ne contano 16 casi. Più di uno ogni due giorni. Un dato clamoroso dal momento che si riferisce solo agli episodi presi in esame dalla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario. Dall'aprile 2009 al 30 settembre 2011, sono 470 i casi documentati, dei quali 329 hanno fatto registrare la morte del paziente.
Il dato più impressionante però è forse un altro: circa la metà del numero totale dei decessi si è registrata in due sole regioni: Calabria (78) e Sicilia (66). Il fenomeno sembrerebbe addirittura in crescita se si prende in esame solo l'ultimo anno. Negli ultimi 365 giorni la media dei casi di presunta malasanità che sono finiti sul tavolo della Commissione è infatti aumentata: da 16 casi al mese (calcolati su 2 anni e mezzo) si è passati a 19. Da settembre 2010 a settembre 2011 la Commissione è infatti intervenuta 228 volte. Oltre 200 episodi di presunta malasanità che potrebbero aver causato la morte di 166 pazienti. In un solo anno.

Fra le cause anche le carenze strutturali
Gli episodi di malasanità non sempre però hanno a che fare con l'errore diretto del camice bianco. Spesso sono figli di disservizi, carenze e strutture inadeguate. Tutte lacune del Servizio sanitario nazionale che la Commissione cataloga come "altre criticità". Su 144 casi totali registrati in tutto il Paese (che potrebbero aver causato 106 vittime), 34 riguardano gli ospedali siciliani, 23 le strutture del Lazio, 15 quelle della Calabria.