Venticinque euro per sconfiggere la solitudine e trascorrere qualche ora in compagnia di altri pensionati nei centri sociali per anziani della città. Il Comune di Pescara ha deciso di fare cassa ai danni degli anziani imponendo un nuovo balzello che non può che far discutere e che porterà in municipio quasi 64mila euro. Gli amministratori si difendono: “Due euro al mese non è una grande cifra”.
Sono 2.549, come riporta Il Centro, gli anziani pescaresi che saranno costretti ad aprire il portafoglio. Non è la prima volta che la Giunta guidata da Luigi Albore Mascia tenta di inserire questo genere di tributo. Già lo scorso anno era stato proposto per poi essere accantonato per la contrarietà dell’intera città.

Le proteste non mancano anche in questo 2011 ma il municipio si difende per voce dell’assessore alle politiche sociali Guido Cerolini: “Questa operazione ha un duplice scopo: capire quanti sono effettivamente gli anziani che usufruiscono dei centri sociali e introdurre un contributo di partecipazione per le spese sostenute per nuove iniziative culturali per gli anziani, come seminari, convegni e progetti per la prevenzione – dichiara al quotidiano abruzzese – In fondo, due euro al mese non mi sembrano una grande cifra».

Sul piede di guerra non solo gli anziani ma anche le opposizioni di centrosinistra e i sindacati che chiedono al sindaco di ripensarci e, proprio come accaduto lo scorso anno, ritornare sui propri passi.