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17 Febbraio 2020

Denver: le domande stupide al ristorante si pagano

È diventata virale la foto dello scontrino del Tom's Diner di Denver in Colorado. 0,38 centesimi in più nel conto per la domanda più stupida.

Chi non ha mai fatto una domanda stupida al cameriere che prendeva le comande al ristorante? Domande scontate, oppure sciocche, che fanno perdere del tempo non solo al cameriere ma anche al servizio generale della Sala. A tal proposito fa parlare e anche un po' ridere un fatto accaduto in Colorado, dove al ristorante Tom’s Diner a Denver, un po' per gioco un po' per “didattica dello scontrino”, dopo burrito e omelette c’erano 0,38 centesimi in più, ben chiari sotto la dicitura: “Stupid Question” (domanda stupida). Evidentemente il cliente aveva trattenuto il cameriere un po' troppo rispetto alla semplice ordinazione per fare qualche domanda – non gradita – chissà, magari gli aveva detto: “Il piatto è sporco lo può sostituire?”, ma dopo aver finito 'rigorosamente' la pietanza, oppure: “Il brasato di manzo è troppo cotto” (e come dovrebbe essere un brasato?); “le ostriche sono troppo crude” (così devono essere), ancora “C’è troppo avocado nel Guacamole” (la salsa è composta per il 90 per cento dalla polpa di avocado). Tutti lo avrebbero sempre voluto fare (farla pagare al cliente stupido) ma si accontentano di riderci su, in cucina con lo Chef tra un servizio e l’altro prima di rientrare in sala il cameriere si diverte e un po', s’innervosisce anche ma non ha alternativa “Il cliente ha sempre ragione”. Al Tom’s Diner non è proprio così, il ristorante molto famoso, con più di 20 anni di attività, è diventato ancora più famoso dopo questa faccenda. Su Reddit (sito internet di social news) la foto postata e poi condivisa è diventata subito virale. Ma il direttore di sala, Hunter Laundry, ha spiegato che la pratica di "far pagare al cliente la domanda stupida", è un’invenzione di suo zio risalente a circa 21 anni fa, per dare un tono al ristorante e creare così un rapporto con la clientela.  La tassa viene addebitata per gioco soprattutto ai tavoli troppo rumorosi. “Quando abbiamo un tavolo divertente è lo stesso che ci chiede l’aggiunta nello scontrino”, così risponde Laundry nipote del fondatore del ristorante a cui, chissà dopo il post oramai virale, molti altri s’ispireranno.

 

@Margherita Pusceddu