“La musica è una di quelle vie per la quale l’anima ritorna al cielo”, è la celebre frase di Torquato Tasso. Che la musica sia un toccasana per l’animo non è di certo una novità, dalle note, al suono che risuona dalle corde o dal fiato di tromba o flauto; percussioni, che sia il tamburo di una batteria fino al battere del palmo della mano sulla cassa di un cajon in legno, o le sonorità della voce che domina o accompagna la musica tutto è arte a 360 gradi per lo spirito, e arricchisce. Bastano solo cinque minuti per sentirci più felici, tra le sonorità più utili a corpo e psiche c’è la musica rock. Genere amato o odiato – sempre è stato così – ma di rock ci sono diverse sfumature, che arrivano fino al black, basta che sia tale dal più leggero al più hard sempre di rock si tratta. Ma per chi il rock non lo ascolta o non lo apprezza la novità è che sarebbe questo il genere musicale più idoneo a far sentire meglio e a dosare la rabbia, secondo uno studio accreditato e scientifico condotto dalla British Academy of Sound Therapy e commissionata dal servizio musicale in streaming di Deezer, la musica farebbe davvero sentire meglio. Diversi sono i minuti, dosi quotidiane di droga musicale, che il cervello umano deve percepire per avere un risultato ottimale di emozioni. Lo studio ha esaminato un campione di 7.500 persone per capire come la musica influenzasse il loro stato d’animo e benessere fisico e mentale. L’ideale per stare bene è ascoltare almeno 78 minuti di musica al giorno per avere dei benefici, l’ideale è alternare i brani rilassanti, allegri, tristi o motivanti.
14 minuti per la musica allegra
16 minuti per la rilassante
16 minuti per quella motivazionale
15 minuti per quella che combatte la tristezza
17 minuti per quella che aiuta a gestire la rabbia
Ma lo studio inglese copre un raggio più ampio e riguarda le diverse sfumature di generi musicali, in base al sound scelto si ricava un beneficio differente. Una scarica di dopamina, questo la musica ci offre se il brano ascoltato davvero ci piace e ascoltarla, davvero non costa niente.
@Margherita Pusceddu