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13 Febbraio 2020

Nell'isola di Djerba spunta un mercato romano

Gli studiosi si trovavano in Tunisia per una ricerca legata alle lumache di mare dalle quali si ricava il colore viola, durante gli scavi hanno trovato un Centro commerciale del IV secolo a.C
Foto @LaStampa

In Africa spunta un nuovo sito archeologico, un centro commerciale all’interno del porto, che risale al periodo romano, le rovine si trovano a Meninx nell’isola di Djerba. La città sarebbe stata fondata nel IV secolo avanti Cristo e diventata una potenza commerciale tra il I e il III secolo a. C. A fare la scoperta l’equipe di ricercatori tedeschi dell’Università di Monaco – la "Ludwig Maximilian" - insieme ad altri ricercatori tunisini, gli studiosi si trovavano sulle coste di Djerba per fare degli studi sul viola ottenuto dalle lumache di mare “Murex trunculus”. Questa lumaca di mare è storicamente importante perché la sua ghiandola ipobranchiale secerne un muco usato per creare un colorante indaco viola-blu distintivo. Uno dei principali ingredienti chimici del colorante è rosso dibromo indigotina, il componente principale di porpora di Tiro. La tintura diventerà blu indaco, se esposta alla luce solare prima che il colorante appaia rimane tale ed il tipico colore è noto come Tekhelet. Ma oltre il mare, la sabbia e le lumache "magiche" nella baia c’era molto di più, nell’antica città di Meninx sorgeva una struttura di pietra non troppo piccola, testimone di un passato antico. Sull’isola tunisina di Djerba, durante l’epoca romana, tra la fine del regno di Diocleziano e la morte di Teodosio il Grande, c’era quindi un porto e all’interno tra i pontili si trovava un centro commerciale per la vendita di merci, suddiviso in magazzini di stoccaggio. Il tutto è stato scoperto, quando, durante gli scavi è emerso un mosaico, pavimento di un bagno privato, e un laboratorio per la tintura. Il laboratorio sarebbe la prova testimone del fatto che, le lumache di mare da dove si ricava la tintura viola tipica di Meninx, non venivano esportate ma il tessuto veniva lavorato al porto, una volta colorato del rosso o viola tanto richiesto dai nobili  esportato nel resto del mondo attraverso il Mediterraneo.

@Margherita Pusceddu