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1 Febbraio 2020

Cagliari: i lavori per la micromobilità

Al via la sperimentazione prevista dal decreto del ministero dei trasporti. Dopo un anno di prova il regolamento per il capoluogo

L’obiettivo è quello di regolamentare un settore della mobilità che al momento non è previsto dal codice della strada, quello che riguarda la micromobilità tra monopattini elettrici, hoverboard, segway. Con  l’entrata in vigore del nuovo codice della strada verranno fatte delle integrazioni riguardo le norme sulla micromobilita e poi una volta emessa l’ordinanza al via la sperimentazione a Cagliari prevista dal decreto del ministero dei trasporti del 4 giugno, che dovrà durare un anno da subito. Ogni monopattino è un’auto in meno e così si prosegue la linea per cercare di contenere i livelli di inquinamento. Così, anche la città di Cagliari come altre città d’Italia si adegua: “Dove il maggior afflusso di traffico si addensa soprattutto nei centri storici, la regolamentazione sarà al passo con i tempi grazie ad un regolamento che dovrà predisporre le zone, le sanzioni e le categorie con particolare riguardo ai monopattini elettrici, categoria molto richiesta è utilizzata non sono dai più piccoli e dai ragazzi ma anche dagli adulti”, ha specificato l’assessore alla Mobilità Alessio Mereu. L’obiettivo è far sì che gli strumenti di trasporto alternativi possano essere utilizzati in sicurezza con la speranza che questo utilizzo possa aumentare, con il fine della riduzione delle emissioni anche in chiave della eco sostenibilità. Ma si ricorda, il monopattino elettrico, ad esempio: “È un mezzo di trasporto per una persona e non per due”, sottolinea il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, perché “i dispositivi elettrici devono essere utilizzati con la maggiore cautela possibile”. Ancora, diverse le regole da definire per l’approvazione del regolamento in base al codice della strada, che sul tema prevede diverse migliorie. “Una rivoluzione mondiale che cresce a livelli esponenziali per quello che sarà il futuro della mobilità cittadina. E l'aspetto legato alla sicurezza non è ultimo, la mobilità sostenibile in città è presente ma fino ad oggi non era regolamentata, fianlmente ci saranno le regole utili per il rispetto della sicurezza, con la speranza che tutti i cittadini si adoperino per utilizzarli”, ha detto il consigliere Raffaele Onnis, presidente della commissione ambiente e innovazione, che ha condiviso la proposta. Ma le regole da seguire sono diverse: i mezzi non potranno superare i 20 km in strada e piste, e i 6 km nelle zone pedonali, ci saranno i cartelli appositi per favorire la circolazione e il comune dovrà provvedere al più presto. L’utilizzo di questi mezzi sarà nelle "zone 30", che saranno integrate con delle opere nei 4 quartieri storici di Stampace, Villanova, Marina, Castello e poi fuori dal Centro storico, via Dante e viale Bonaria. Per la sperimentazione c’è un’ordinanza e al termine di un anno ci sarà il regolamento, si aspetta l’approvazione del nuovo codice della strada del governo entro febbraio. Per le sanzioni il regolamento sarà chiaro e tutto sarà precisato nel codice della strada. Anche nell’ordinanza ci saranno delle indicazioni riguardo i soggetti, che saranno già sanzionabili anche in fase di sperimentazione, qualora non dovessero rispettare i limiti indicati, zone e omologazione dei mezzi con relativo indicatore di velocità.

@Margherita Pusceddu