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9 Gennaio 2020

Il racconto di Giulia: da Mamoiada all'Australia

Giulia, sarda, ci racconta il dramma che si sta consumando in Australia dove vive da oltre un anno. Milioni di animali uccisi nei roghi e diverse vittime umane. Ecco il suo racconto.

La situazione degli incendi si fa sempre più preoccupante. Numeri in costante crescita per un bollettino da paura: decine di vittime umane, milioni di ettari di boschi bruciati e altrettanti animali uccisi dalle fiamme. A destare ancor più timore sono le parole dei nostri conterranei che ci raccontano il clima di preoccupazione che in queste settimane si respira in Australia.

Abbiamo raggiunto Giulia, 27enne di Mamoiada trasferitasi da più di un anno in Australia. “Vivo nel North Queensland, vicino alla città di Cairns, le cause degli incendi sono da attribuire sia ai fulmini che all’uomo, complice anche la siccità […], sono state diffuse delle notizie secondo le quali sono stati emanati dei mandati di cattura, ma si vocifera che siano delle fake news per negare il problema dei cambiamenti climatici”

Far fronte a un’emergenza del genere sembra fuori dalla portata umana: “Il motivo per cui non si riesce a domare gli incendi è che sono troppo grandi; vengono chiamati incendi a chioma e raggiungono anche i 10 metri di altezza”. Difficoltà anche dal punto di vista delle risorse umane poiché sono troppo pochi i vigili del fuoco a disposizione: “Sono pressoché volontari quelli che stanno tenendo il fronte, anche se il governo australiano ha stabilito un budget di 4000 dollari per i volontari”.

Giulia ci dà un prezioso consiglio, per intervenire anche noi nel nostro piccolo e fermare questo tragico fenomeno: “Ridurre le emissioni: nel quotidiano e nel collettivo, si sta parlando di una catastrofe a livello mondiale, non si può rimanere impassibili. E’ vero, i Koala stanno andando in estinzione, ma un domani la specie che si potrebbe estinguere potrebbe essere quella umana”.

Ascolta l’intervista integrale in podcast a Giulia.