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8 Gennaio 2020

Attenti ai ladri: Social sotto controllo

A sostenerlo alcune influencer derubate sotto le feste a causa delle “indicazioni” fornite ai ladri

Le disavventure delle influencer Taylor Mega e Giulia De Lellis, derubate sotto feste, insegnano che non sempre è bene mostrare tutto sui social. Comunicare i propri spostamenti passo passo e in tempo reale consente ai ladri di avere un pieno controllo sui soggetti e sulle abitazioni che hanno intenzione di svaligiare.  Poco vantaggioso anche vantare il possesso di oggetti di valore su Facebook o Instagram perché equivale a fornire informazioni utili a chi pianifica i furti negli appartamenti. La stessa De Lellis in una storia condivisa dopo qualche giorno rispetto al furto ha spiegato: “Eviterò di condividere con voi dove mi trovo o quando mi sposto da una parte all’altra. Dobbiamo ridurre questa cosa di dire dove siamo e cosa facciamo”.

Una decisa inversione di tendenza che stupisce perché il lavoro dell’influencer presuppone la testimonianza continua della propria presenza in luoghi esclusivi o a eventi di nicchia che ne amplificano la popolarità. Ma in realtà i social non hanno giocato brutti scherzi solo alle influencer. Il 2 agosto 2018 Filippo Neviani, in arte Nek, pubblica su Instagram una foto in sella a una moto - un particolare modello realizzato da Moto Parilla - sul bagnasciuga di Forte dei Marmi, 20.000 i like.  Non più di una settimana più tardi la moto viene rubata nella villa del cantante in Versilia.

Questo caso un po' più lontano nel tempo conferma, che i ladri controllano i social network molto più di quanto pensiamo.  Nel 2013 è uscito addirittura un film di Sofia Coppola “Bling Ring” tratto dalla storia vera di un gruppo di adolescenti dediti a svaligiare le case dei famosi a Hollywood. La gang, attiva tra il 2009 e il 2010, si informava sugli oggetti posseduti dalle proprie vittime e sui loro spostamenti tramite le foto pubblicata dai siti di gossip. Il più consultato era TMZ, una pubblicazione molto seguita che, nell’era pre-Instagram, rappresentava il modo migliore per rimanere costantemente aggiornati sulle attività di VIP come Paris Hilton e Lindsay Lohan.

Inoltre, nel 2016, l’azienda di sistemi di sicurezza Verisure aveva pubblicato un’analisi secondo cui almeno 3 ladri su 4 adoperano i social per individuare le proprie vittime e studiarne i movimenti. Su Facebook visitano i profili per ricavare informazioni sensibili, mente su Instagram basta seguire gli hashtag giusti (come quelli relativi alle vacanze di Natale) e poi fare il follow delle vittime designate, aspettando che comunichino in autonomia i propri spostamenti. Anche se, a quanto pare, la maggior parte dei furti in appartamento avviene ancora con metodi e sistemi “analogici”, come gli appostamenti e lo studio delle abitudini delle vittime. Ma è pur vero che la condivisione compulsiva e l’abitudine consolidata di comunicare un eccesso di informazioni geolocalizzate in tempo reale facilita il lavoro agli scassinatori. Meglio condividere quando si è rientrati dalle vacanze o da un viaggio di lavoro anche se, così facendo, si perde gran parte del gusto che deriva dall’instantaneità della condivisione. 

@Giulia Onano